mercoledì 8 gennaio 2014

«Bevi Napoli e poi muori»: Blitz in Regione, Arpac e comando americano. Parte l'inchiesta sulla potabilità dell'acqua

Indagine sui casalesi, riflettori su «Bevi Napoli e poi muori»
Hanno acquisito dati sulla potabilità dell'acqua all'Arpac, negli uffici della Regione e di altri enti locali, ma anche nella sede del comando americano, nel corso di un'inchiesta condotta sul clan Zagaria. Eccola l'ultima indagine condotta dalla Dda di Napoli, che punta ad accendere i riflettori su un tema che appena qualche mese fa ha sollevato non poco scalpore: la potabilità dell'acqua, che era stata messa in discussione da una inchiesta su L'Espresso, con l'ormai famoso titolo "bevi Napoli e poi muori".

Blitz della polizia giudiziaria in queste ore, che ora bussa alle porte della stessa sede della Nato, con un obiettivo investigativo che appare evidente: verificare i dati ufficiali relativi all'acqua di Napoli e dell'intera regione, con la condizione di pozzi e allacciamenti nella zona per anni abitata dagli americani, che ricade in un territorio controllato dalla camorra dei casalesi. 

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