mercoledì 8 gennaio 2014

Acqua, si torna sugli scudi Cessione dei crediti alla Depfa Bank, il ricorso del Comune al Capo dello Stato

Latina Oggi, Mercoledì 8 Gennaio 2014

L’Ente aveva contestato la decisione dei sindaci dell’Ato4, domani l’udienza al Tar
Acqua, si torna sugli scudi
Cessione dei crediti alla Depfa Bank, il ricorso del Comune al Capo dello Stato

DI GIUSEPPE BIANCHI

La delibera dell’Ato4 con cui i sindaci dell’Ambito territoriale approvavano nell’ap ri le scorso il documento con cui si avallava di fatto la cessione dei crediti da parte del gestore del Servizio idrico alla depfa Bank a fronte della concessione di un mutuo di oltre 90 milioni di euro potrebbe essere congelata già nelle prossime ore. Domani mattina infatti, presso il Tribunale amministrativo regionale del Lazio - Sezione di Latina, il collegio presieduto da Francesco Corsaro dovrà esaminare il ricorso che il Comune di Aprilia aveva presentato in via straordinaria al Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. Con quel ricorso straordinario al Capo dello Stato l’am - ministrazione comunale ciedeva l’annullamento della delibera numero 7 della seduta della conferenza dei sindaci del 19 aprile scorso. Seduta alla quale lo stesso primo cittadino Antonio Terra aveva deciso di non presenziare, ed in cui l’atto passò all’unani - mità con l’ok di tutti i sindaci (e loro rappresentanti) presenti. Per quanto riguarda il Nord pontino, come Terra, a quella riunione decisero di mancare anche i sindaci Merolla e Conti di Cisterna e Cori, e i sindaci di Anzio e Nettuno. Erano invece presenti tra gli altri i sindaci Mancini e Tomei di Norma e Rocca Massima. Oggetto della delibera impugnata è, come detto, la cessione dei crediti vantati da Acqualatina Spa, in garanzia del finanziamento ottenuto dalla banca. E la delibera specifica che la cessione riguarda tutti i tipi di crediti, anche quelli di natura risarcitoria e restitutoria derivante dalla convenzione di gestione del Servizio idrico integrato. In realtà l’accordo per il finanziamento era stato siglato un anno prima, questo nuovo atto era la modifica riguardante la cessione dei crediti dell’azienda alla banca. Quello del legame tra Acqualatina e Depfa bank è una questione che anche di recente ha sollevato alcune polemiche. Non ultima quella del «pegno». Qualora infatti l’azienda andasse in fallimento, e la situazione economico- finanziaria oggi non è certo delle migliori, la banca potrebbe rifarsi sulle quote del socio privato del gestore. Per questo, da più parti, si sospetta che le ultime mosse fatte ntra ottobre e dicembre 2 0 1 3 d a l p r e s i d e n t e dell’Ato4, quel presidente ormai «ex» della Provincia di Latina, Armando Cusani deposto dalla poltrona a seguito di una condanna passata in giudicato, fossero volte a garantire al socio privato una sorta di salvataggio attraverso la cessione di quelle quote ai comuni dell’ambito territoriale che, qualora si arrivi al fallimento, si ritroverebbero con le quote bloccate a garanzia del prestito. Intanto domani si saprà se, in via cautelare, il Tar deciderà di congelare la delibera in vista della decisione nel merito. 

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