lunedì 23 dicembre 2013
Armi chimiche: poca sicurezza Gaeta, la possibilità che il porto venga scelto per il trasbordo degli ordigni siriani
Latina Editoriale Oggi 23 dicembre 2013
Il circolo di Rifondazione chiede quale sia il piano di evacuazione
L’ACCORDO
LE COMMISSIONI
CAMERA E SENATO
HANNO DATO
DISPONIBILITÀ
ALL’USO
DI UN PORTO
E' vergognoso che i cittadini gaetani
abbiano appreso solo da alcuni
blog e siti di informazione locale,
la notizia che il porto di Gaeta con la sua
base americana è tra i candidati al trasbordo
del materiale chimico bellico siriano in
seguito all'accordo firmato tra il presidente
Assad e l'ONU, secondo cui tutte le armi
chimiche più pericolose devono essere
distrutte fuori dal territorio siriano entro il
31 dicembre 2013». E’ quanto si legge in
un comunicato redatto dal Partito della
Rifondazione Comunista
Circolo «Mariano Mandolesi» di Gaeta.
Il Ministro degli esteri Emma Bonino
il 12 Dicembre alle Commissioni
riunite di Camera e Senato annunciava
che l'Italia ha dato «disponibilità di
massima all’uso di un porto per il trasbordo.
«Il sindaco di Gaeta Cosmo Mitrano in
qualità di massimo garante della sicurezza
pubblica, aveva il dovere di informare
subito la cittadinanza della possibilità
di tale evento, e invece nelle stesse
ore in cui usciva la notizia si stava
lamentando dal sito comunale tramite
addetto stampa, dell'eccessiva tassazione
imposta agli enti locali dai governi
Monti prima e Letta poi, dimostrando
l'incapacità di gestire situazioni di
emergenza, scadendo quasi nel ridicolo
quando invitava i cittadini a scendere in
piazza a protestare, adesso a giochi fatti,
invece di invitarli quando erano in tempo
a non votare Pd Pdl e Lista Civica lo
scorso anno». Tornano poi sul tema del
trasbordo delle armi chimiche siriane
ponendo un problema anche dal punto
di vista di un piano di emergenza e di
evacuazione. «Anche per questo i cittadini
non si sentono difesi dall'attuale
amministrazione, tanto più che sembra
che non esistano piani di evacuazione
per la popolazione del golfo in caso di
emergenze di questo tipo». Il Circolo
Prc «Mariano Mandolesi» chiede pertanto
ancora una volta al Sindaco Mitrano
e al Prefetto D’Acunto, quali massimi
garanti della sicurezza e della salute
dei cittadini, «quali iniziative intendano
intraprendere in previsione di un simile
evento, quali piani di emergenza stiano
predisponendo in sinergia con le autorità
competenti e in che tempi saranno
resi pubblici. Chiediamo inoltre all’at -
tuale Amministrazione cosa voglia fare
e quando, per liberare la nostra città da
una presenza così ingombrante e nociva
come quella della base americana, restituendo
alla città la propria sicurezza e
alcune delle aree più belle della città, e
quali precauzioni voglia prendere per
evitare che il trasbordo avvenga proprio
nel porto di Gaeta».
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