martedì 24 dicembre 2013

La salute di bambini del polo di Sarroch L'allarme arriva dagli scienziati di Oxford

Viaggio nel Sulcis ridotto a un deserto
Chiudono le fabbriche, restano i rifiuti

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Questa zona della Sardegna è considerata tra quelle a più alto rischio in Italia. L'ultimo allarme è la scoperta di cloroformio. Ma le contaminazioni sono infinite,  compresa la presenza di arsenico. I fanghi rossi e  la paura per gli  elementi radioattivi. Con la crisi delle aziende, Alcoa in testa, restano la centrale Enel a carbone e i 1500 operai della Portovesme Srl che tratta fumi di acciaieria di MARCO CORRIAS

L'ospedale è costruito
sopra materiali tossici

L'indagine pubblicata su una rivista di Oxford prende in esame gli alunni delle Elementari e delle Medie segnalando "incrementi di alterazioni del Dna". Ora è  sul tavolo della Procura di Cagliari. La qualità pessima dell'aria vicino al Petrolchimico

CAGLIARI - "I bambini residenti in prossimità del polo industriale di Sarroch presentano incrementi significativi di danni e alterazioni del Dna e i nostri risultati sono in linea con quelli ottenuti da altri studi simili, come quelli effettuati nella centrale termica di Taichung in Taiwan e a Pancevo, dove si trova il più grande polo petrolchimico della Serbia". Non è un allarme generico o attribuibile a ultrà ambientalisti, quello approdato sulla scrivania del pm cagliaritano Emanuale Secci, che da anni monitorizza la situazione ambientale a ovest di Cagliari. Stavolta il timbro della scientificità porta il nome di Mutagenesis, rivista di fama internazionale che si occupa di epidemiologia e che viene edita dall'università di Oxford. A firmare l'inchiesta sono otto ricercatori, ciascuno un'autorità mondiale nel suo campo. E quei riferimenti a Taichung e a Pancevo, note città dove neoplasie polmonari e altre malattie legate all'inquinamento le hanno rese tristemente famose come città dei tumori, non potevano che accrescere l'allarme.

La ricerca ha coinvolto bambini di età compresa tra i 6 e i 14 anni della scuola elementare e media di Sarroch, paesone industriale a una ventina di chilometri da Cagliari. Qui ha sede l'impianto petrolchimico Saras della famiglia Moratti, una delle più grandi raffinerie di petrolio d'Europa e una centrale elettrica che per grandezza ha pochi rivali al mondo. E dove, scrivono i ricercatori, "il sito industriale produce una complessa miscela di inquinanti atmosferici che comprendono benzene, metalli pesanti e idrocarburi policiclici aromatici". Insomma, una qualità dell'aria pessima "con potenziali effetti sulla salute dei bambini residenti nelle aree circostanti".
Ecco perché gli otto ricercatori hanno messo a confronto le analisi sui bambini di Sarroch con altrettanti piccoli che vivono in una zona rurale: "Abbiamo condotto uno studio trasversale per valutare l'entità della diffusione di malondialdeide  - deossiguanossina nell'epitelio nasale di un campione composto da 75 bambini mettendoli a confronto con un campione di bambini 73 bambini delle zone rurali. Inoltre sono stati analizzati i livelli di alterazioni consistenti del Dna in uno studio composto da un sottocampione di 62 bambini".
Ebbene, scrivono in conclusione al loro rapporto i ricercatori: "Tutti i livelli sono risultati significativamente più elevati nei bambini delle scuole di Sarroch rispetto al campione di confronto". http://inchieste.repubblica.it/it/repubblica/rep-it/2013/05/30/news/porto_vesme_dna-59957356/
30 maggio 2013
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