sabato 28 dicembre 2013

Lo strano caso della Csa inutilizzata nel caos rifiuti annunciato e ripetuto della provincia di Latina

Latina Editoriale Oggi 28 dicembre 2013 E’ un piccolo impianto rispetto ai giganti già operativi nel Lazio e in costruzione a Montello, autorizzato dalla Regione Lazio per il trattamento meccanico biologico di 40mila tonnellate di rifiuti all’anno; si trova a Castelforte e ad «accorgersi» della sua esistenza è stato esattamente un anno fa l’allora Ministro dell’ambiente che aveva inserito questa struttura, appunto, tra quelle capaci di risolvere il problema del pre trattamento dei rifiuti del Lazio e dunque anche quello delle discariche. Ma proprio contro quel provvedimento del Ministro ci fu una mezza sollevazione popolare e persino i sindaci del comprensorio si opposero all’utilizzo di quell’impian - to per ricevere i rifiuti di Roma. La stessa cosa succedeva (e negli stessi giorni) a pochi chilometri di distanza, cioè a Colfelice (Frosinone) dove si trova la struttura di Saf. Per capire: la Regione Lazio ha autorizzato una rete di impianti per trattare i rifiuti e ridurre la massa di immondizia indifferenziata diretta tuttora nelle discariche ma poi questi stessi impianti non vengono utilizzati, neanche dai Comuni che si trovano nelle immediate vicinanze. E in questi giorni di nuova emergenza per la chiusura dei cancelli della Rida di Aprilia si può comprendere quanto la Regione ha lasciato nelle mani esclusive dei privati la delicata materia del trattamento dei rifiuti.

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