giovedì 18 luglio 2013

Archeologia dimenticata, «Valorizzeremo Mesa» L’intervento dell’assessore Patrizia Sperlonga

DI FEDERICO DOMENICHELLI I l sito di Mesa di Pontinia giace nel degrado da tempo. L’hanno segnalato più volte i residenti, ma non che servisse un occhio particolarmente vigile. La situazione è palese. L’e d i fi c i o rinascimentale situato a «Posta di Mesa» è stato devastato negli anni a causa dell’incuria, ma soprattutto dei vandali. E poco o nulla importa se lì dentro siano state conferite le varie epigrafi romane ritrovate sul territorio durante la bonifica. Poi c’è il mausoleo di Clesippo. Si tratta di un monumento funerario del I secolo dopo Cristo, la cui area è stata semplicemente recintata, ma che Archeologia dimenticata, «Valorizzeremo Mesa» L’intervento dell’assessore Patrizia Sperlonga DA DUE ANNI SONO AL LAVORO ARCHEOLOGI PROVENIENTI DALL’OLANDA IL PROGETTO di fatto non è fruibile. Eppure rendere visitabile questo tesoro nascosto renderebbe Pontinia ancor più appetibile per turisti e studiosi. Anzi, come comunicato dall’as - sessore alla cultura Patrizia Sperlonga, da due anni sono in corso già alcune ricerche da parte di un’università di archeologia olandese. «Il 27 di luglio - ha preannunciato la Sperlonga - presso il Museo dell’Agro Pontino, verranno presentati i risultati di questi primi due anni di ricognizione storica. Gli studiosi hanno già effettuato importanti ritrovamenti a sostegno della propria tesi. E cioè che il sito di Mesa non fosse solamente un crocevia di comunicazione, bensì un’area particolarmente sviluppata anche sotto il profilo economico». Pare che infatti i ricercatori abbiano ritrovato anche delle maschere votive d’età romana. Insomma, dalla cultura e dall’ar - cheologia potrebbe derivare un nuovo impulso per tutto il territorio di Pontinia, specie in ambito turistico. Ma ad oggi è ancora l’incuria a fare da padrona. «Sul sito archeologico di Mesa, per cui anche sul mausoleo di Clesippo, bisognerebbe intervenire con un’opera di ristrutturazione importante. Lavoreremo in futuro - ci ha spiegato l’as - sessore alla cultura del sindaco Eligio Tombolillo - ad un’ipotesi di pubblicizzazione dell’intero sito, compreso il casale» nel quale sono conservate alcune epigrafi, molte delle quali provenienti dal territorio di San Felice Circeo. «Abbiamo anche presentato una richiesta di finanziamento alla Regione Lazio per ottenere dei fondi con cui favorire la ricerca e gli studi su questo sito rilevante dal punto di vista archeologico e storico». Anche perché, una volta valorizzato, potrebbe rappresentare la tappa principale di un itinerario turistico volto a promuovere le bellezze del Comune di Pontinia. Ma ad oggi, in assenza di interventi mirati, il sito continua ad essere immerso nell’incuria ed esposto ai vandali. Anche se a breve, magari grazie a fondi europei, potrebbe essere progettata una vera e propria valorizzazione dell’area. ©RIPRODUZIONE RISERVATA http://www.latina-oggi.it/public/newspaper/read/hash/ebc48ff6e0022da46f10e1d8b461c816

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