venerdì 10 maggio 2013

Canali di bonifica? Per fare una gita servono decine di documenti


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09/05/2013, di  (modificato il 09/05/2013 alle 6:19 pm).
Gentile Latina24ore.it,
il territorio dell’Agro Pontino, con il reticolo di canali, navigabili in alcuni tratti, e percorribili lungo gli argini, è un patrimonio naturalistico importante con possibilità di sviluppo ambientale, culturale e turistico.
Di fatto però l’unico reticolo visibile è quello dei moduli, delle norme, delle leggi che imbrigliano
la pianura, inibendo la fruizione di strade sterrate e percorsi di acqua che conducono dalle colline al
mare e da un punto all’altro della pianura. In pratica diventa impossibile per un semplice cittadino fare una passeggiata lungo gli argini o prendere una canoa e navigare lungo i canali.
Al fine di sensibilizzare l’opinione pubblica e le istituzioni sulla tematica, si è formato a Latina
il Comitato Argini, che riunisce una dozzina di associazioni, movimenti, organismi e semplici
cittadini da sempre impegnati sulla sostenibilità ambientale, la ciclabilità, la divulgazione
delle risorse del territorio.
Tutto è iniziato lo scorso mese di gennaio all’indomani di una lettera del Consorzio di Bonifica che inibiva le attività svolte da privati cittadini, associazioni sportive e ludiche di ciclisti, canoisti, podisti, butteri a cavallo ed altri sul comprensorio di bonifica, in base da un decreto
regio del 1904.
Le associazioni che da anni promuovono attività sportive ricreative, ambientali e di conoscenza del territorio si sono riunite e spontaneamente si sono costituite in Comitato, con l’obiettivo di facilitare la fruizione dell’Agro Pontino, chiedendo al Consorzio di trovare una soluzione all’estremo divieto.
Il Consorzio di Bonifica, a febbraio in una riunione con il Comitato Argini, ha ribadito che la
regolamentazione della fruizione è dell’Amministrazione Provinciale di Latina, in procinto di
preparare una modulistica da compilare per poter accedere agli argini dei canali.
Nell’occasione vengono invitate anche le associazioni a segnalare gli abusi lungo gli argini.
Le varie associazioni, che compongono il comitato argini, redigono un dossier con tanto di
fotografie dei numerosi sbarramenti abusivi, sbancamenti, inquinamento dei corsi d’acqua. Tutte
azioni che si verificano da anni e su cui nessuna istituzione è mai intervenuta.
Nel frattempo l’Amministrazione Provinciale di Latina prepara la modulistica che perviene al
Comitato Argini la scorsa settimana.
Ed è una doccia fredda. Se un cittadino o un gruppo di amici vuole andare a fare una passeggiata per una sola giornata lungo l’Ufente o il Canale delle Acque Medie o una biciclettata lungo il Colmata o in qualsiasi altro punto
delle centinaia di chilometri di canali dell’Agro Pontino, leggete bene cosa deve fare!
Per eventi di una giornata, il richiedente deve produrre:
- Domanda (in originale bollata più due copie);
- Fotocopia del documento di identità, in corso di validità;
- Atto Costitutivo dell’Associazione, Circolo, Società, Organizzazione;
- Affiliazione alla Federazione riconosciuta dal Coni (società sportive o assimilate)
- Attestazione originale del versamento di € 258,23 (duecentocinquantotto/23), effettuato sul c/c
postale n. 12596045 di rimborso spese procedurali ed istruttorie;
- Assenso sottoscritto ai sensi del D.P.R. 445/2000, rilasciato dai proprietari frontisti, in caso di
attraversamento, occupazione, stazionamento nei terreni di proprietà privata;
- Stralcio della Carta Tecnica Regionale scala 1: 10.000 con indicazione delle aree
interessate dalla richiesta specificando la sponda idraulica da occupare e con la relativa
georeferenziazione UTM 33N (ED50);
- Stralcio della planimetria catastale scala 1: 2.000 o 1:4.000 (WEGIS con data non superiore a
6 mesi dalla presentazione dell’istanza) con l’ubicazione delle occupazioni, aree di transito e
pertinenze.
La domanda va fatta 90 giorni prima dell’evento. Se invece si vuole richiedere la fruizione di un argine o di un corso d’acqua per un periodo più lungo di una sola giornata, le cose si fanno complicatissime. Occorrono una serie di relazioni tecniche, idrauliche, geologiche, tecnico-agronomiche e di verifica della stabilità delle sponde, rilievo fotografico a colori e lo schema planimetrico dei punti e visuali di ripresa fotografica.
Il tutto da produrre in tre copie timbrate e firmate da un tecnico abilitato Non solo.
Le domande e le varie dichiarazioni, possono essere sottoscritte da uno o più soggetti, associazioni,
movimenti, organismi, che si obbligano in solido, anche ai fini del pagamento del canone demaniale
di cui alla D.G.R. 462 del 2010, salvo nei rari casi in cui non è applicabile.
Le spese istruttorie debbono essere versate a prescindere dalla durata dell’evento.
Il canone demaniale sarà calcolato, nel caso di specie, ai sensi dell’art. 14 della D.G.R. 462/2010,
ed è legato alla natura dei corsi d’acqua e relative pertinenze che vengono interessati, ed al tipo di
attività proposta.
E’ davvero un’azione di grave scoraggiamento di qualsiasi forma di attività culturale,
turistica, naturalistica, sportiva o comunque ricreativa in un territorio che rappresenta
fortemente l’identità pontina.
In altre parti d’Italia come in Toscana o in Lombardia sono stati realizzati incantevoli percorsi
navigabili, sentieri ciclabili lungo le strade sterrate, tabellazioni con indicazioni di flora e fauna
per chi ama passeggiare e un’attenta promozione divulga l’esistenza dei percorsi sul territorio. Vi
operano associazioni, agenzie, operatori turistici con ricadute occupazionali notevoli.
L’aspetto soprendente è che da una parte le istituzioni firmano protocolli e intese per una fruizione
e dall’altra vietano. Ricordiamo ad esempio il progetto europeo Rewetland, di cui la Provincia è
capofila, che prevede anche un programma di riqualificazione ambientale che ha tra gli obiettivi
la fruizione del territorio con percorsi dedicati, oppure il progetto Pianura blu per la navigabilità dei
canali presentato più di una anno fa in una affollata conferenza al Palacultura.
Come Comitato Argini abbiamo dunque deciso di organizzare un indispensabile momento
di conoscenza e confronto il 19 maggio. Ci sarà una passeggiata con la cittadinanza e una
conferenza cui invitare le istituzioni preposte.
Prima della conferenza abbiamo organizzato una camminata aperta a tutta la cittadinanza e sarà
l’occasione per scoprire un paesaggio straordinario, tratteggiato dall’ondulazione della campagna,
filari di vite, querce imponenti e trasparenti laghetti, che lasceranno di stucco i partecipanti. Durante
la conferenza spiegheremo il contorto iter di modulistica e somme da pagare attualmente rischiesti,
mostreremo le buone pratiche locali e la normativa e i progetti virtuosi nel resto d’Italia. Il nostro
intento è di divulgare una situazione paradossale che imbriglia il nostro territorio, eliminando
possibilità di lavoro, di conoscenza ambientale, di appartenenza e identità. Partendo dal concetto
che i rappresentanti delle istituzioni devono essere i primi a comprendere la complessità della
tematica, li invitiamo a sedersi con noi in prima fila per capire.
Comitato Argini

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