Latina Oggi, Martedì 21 Maggio 2013
Ieri sera la firma della bozza al tavolo in Confindustria. Defezione della Cgil
Milionari ma in solidarietà
Passa l’accordo per gli ammortizzatori sociali ad Acqualatina spa
UNA trattativa lunga, complessa che comunque prelude all’accordo sul contratto di solidarietà da estendere a tutti i lavoratori della società Acqualatina. Giornata difficile quella al tavolo che si è tenuto in Confindustria. Il piano prevede una riduzione dell’orario di lavoro per tutti e una decurtazione dello stipendio compresa tra il cinque e l’otto per cento per un anno, poi l’even - tuale rinnovo per un altro anno.
IL personale di Acqualatina spa, una delle maggiori società di gestione di servizi idrici del centro Italia, va dunque verso l’applicazione del contratto di solidarietà. Unica via d’uscita alla grave crisi di liquidità, che viene addebitata alla morosità di gruppi di utenti, perché altrimenti la spa sarebbe costretta a licenziare a breve 73 persone, tanti sono gli esuberi calcolati per evitare di portare i libri in Tribunale e andare verso il fallimento. Secondo la bozza di accordo in discussione fino alla tarda serata di ieri i contratti di solidarietà riguarderanno 170 persone a rotazione; in media 60 per ogni turno, con riduzione dell’orario in misura del 25% e nel frattempo l’azienda si è impegnata a lavorare per il recupero della morosità, pari a 65 milioni di euro; ulteriore impegno assunto dalla spa per rientrare nei livelli accettabili di liquidità sarà la sostituzione del parco contatori e ci saranno una serie di internalizzazioni. Si fermeranno e verranno ridotti gli apparati amministrativi mentre verranno potenziate le attività tecniche. All’incontro di ieri ha partecipato l’amministratore delegato Raimondo Besson che nel suo intervento ha tranquilizzato le maestranze per il futuro. «Se l'Ato 4 ha cinque bandiere blu - ha detto Besson - il merito è di questo personale che si dedica alla depurazione. Il nostro impegno è comunque quello di migliorare ulteriormente i reparti, soprattutto quelli addetti alla distribuzione idrica, perché sulla depurazione ci siamo ». I sindacati avevano chiesto di applicare un «modello partecipato nell’organizzazio - ne dei servizi», ipotesi su cui Besson si è impegnato a fare delle riflessioni nel futuro prossimo. La bozza non è stata firmata dalla Cgil che non era presente. Polemiche interne alle confederazioni. Caustico il rappresentante della Cisl: «Non hanno firmato per una motivazione ideologica, non essendo presenti in azienda preferiscono stare al balcone per vedere cosa succede». Resta quindi irrisolto il problema dei conti. Un esame accurato è esattamente ciò che finora Acqualatina ha evitato sia oggi che in passato. Non è compito della Corte dei Conti, come si sa, poiché trattasi di una società per azioni; e forse non lo fanno tanto bene i revisori, pur essendo certificato il bilancio che viene approvato ogni anno. Casualmente tra i revisori ci sono politici e anche un candidato a queste elezioni amministrative dello stesso partito che occupa posti di comando nel consiglio di amministrazione, ma questa è un’altra storia.
Graziella Di Mambro
Latina Oggi, Martedì 21 Maggio 2013
mercoledì 22 maggio 2013
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