“Dal Consiglio dei ministri di 9 minuti a quello di 8 ore. I vecchi tempi proprio non mi mancano“. Giulia Innocenzi, presidentessa (!) del Servizio Pubblico, su Twitter, raccontava con un laconico ‘cinguettio‘ quanto accaduto nei ‘palazzi del potere‘. I tempi sono cambiati, ma, forse, neanche tanto. Se ieri, i giovani italiani erano dei ‘bamboccioni‘, per Padoa Schioppa, oggi, gli stessi divengono degli ‘sfigati‘ nella visione illuminata del Vice ministro al Welfare Michel Martone. “Dobbiamo dire ai nostri giovani che se a 28 anni non sei ancora laureato sei uno sfigato, se decidi di fare un istituto tecnico professionale sei bravo. Essere secchione è bello, almeno hai fatto qualcosa“, ha dichiarato il vice ministro, intervenendo alla “Giornata sull’apprendistato” organizzata dalla Regione Lazio. Effettivamente, scorrendo il curriculum vitae dell’enfant prodige, ancor più quello del padre, Antonio Martone, magistrato, si ha l’impressione di essere alquanto ‘sfigati‘: non è di tutti essere “figlio di un potente, amico di Previti. Raccomandato da Sacconi, Brunetta e Montezemolo” (il virgolettato per citare Spider Turman, colui che si vanta di svelare i ‘segreti della casta‘, sull’omonimo blog). Maurizio Crozza, nella scorsa puntata di Ballarò, ha osservato: ”ha ragione, in Italia, uno a 28 anni, dev’essere disoccupato già da 3“. Osservazione, quella del comico genovese, condivisa da quanti, in queste ore, si sono scagliati, con inusuale audacia, contro il ‘figlio di‘ Martone, ottenendo in replica un’ulteriore attacco. Martone ha spiegato di apprezzare quanti “studiano lavorando o si sono iscritti all’università tardi” ed ha ribadito il suo pensiero sui “due milioni di ragazzi che non studiano, non lavorano e non sfruttano i loro talenti per fare il bene del nostro paese“, definendoli ‘sfigati‘, spiegando, infine: “Se mi attaccano personalmente è perché ho toccato un tasto dolente“.
Per il premier Monti, “l’Italia non viene più vista dagli Stati membri come una mina per il sistema“. Mentre in Europa si susseguono le rassicurazioni sulla tenuta del nostro Paese, l’Italia sembra esplodere. Partendo dalla Sicilia, la rivolta dei forconi si è fatta rivolta dei tir, rivolta degli artigiani e dei commercianti e, infine, rivolta dei pescatori: cosa blocca davvero l’Italia? Il caro gasolio o le disuguaglianze economiche e sociali? A questi quesiti si tenterà di rispondere nell’undicesima puntata di Servizio Pubblico, dal titolo ”La rivolta dei Forconi“.
Sandro Ruotolo sarà in collegamento dal comune occupato di Siliqua, in provincia di Cagliari. Gli ospiti di Michele Santoro, invece, saranno l’onorevole Enrico Letta del Partito Democratico, l’onorevole Roberto Castelli della Lega Nord, Maurizio Zamparini del Movimento per la gente.
Il post verrà aggiornato con i video della puntata. Tornate su www.unduetre.com
Articolo scritto da Ernest Ev
http://www.unduetre.com/2012/01/26/servizio-pubblico-%E2%80%93-undicesima-puntata-del-26012012-%E2%80%93-video-e-anticipazioni-la-rivolta-dei-forconi-secondo-letta-e-castelli/
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