Latina Oggi, Lunedì 23 Gennaio 2012
PONTINIA, NO TURBOGAS ED ECOLOGISTI SUL PIEDE DI GUERRA
Acqua pubblica, nuova mobilitazione
I comitati tornano ad unire le forze
IL Comitato No Turbogas di Pontinia ed Ecologia e Territorio, di Giorgio Libralato, uniscono le forze per chiedere a gran voce, al sindaco Tombolillo e all’amministrazione comunale, un impegno concreto ed immediato per tornare alla gestione pubblica dell’acqua. «Il 12 e 13 giugno scorsi – si legge sul blog del Comitato - 26 milioni di donne e uomini hanno votato per l’affermazione dell’acqua come bene comune e diritto umano universale e per la sua gestione partecipativa e senza logiche di profitto. Le stesse persone hanno votato anche la difesa dei servizi pubblici locali dalle strategie di privatizzazione: una grande e diffusa partecip a z i o n e p op ol ar e, che si è e s p r e s s a in ogni t e rr i t o ri o , d i m ostrando la g r a n d e v i t a l i t à d e m o c r at i c a d i una società in movimento e la capacità di attivare un nuovo rapporto tra cittadini e Stato attraverso la politica». Se il Comitato No Turbogas spinge in maniera decisa sull’im - portanza da dare al referendum avvenuto lo scorso giugno, e non apertamente condiviso da tutti gli esponenti dell’attuale maggioranza, Giorgio Libralato scrive direttamente al primo cittadino di Pontinia chiedendo un immediato ritorno alla gestione pubblica dell’ac - qua ed una riduzione del costo della tariffa del 7%, come ha stabilito la legge. «Qualora questa amministrazione non intenda procedere in base alle delibere approvate ed esecutive e alla riduzione della bolletta ai sensi di legge – si legge nella lettera inviata da Libralato al sindaco Tombolillo -, si comunica che partirà una sottoscrizione pubblica, per la quale si richiede l'autorizzazione all'occupazione di suolo pubblico nei giorni di venerdì, sabato e domenica in piazza Indipendenza con un banchetto. Sarà inoltre attuata la campagna di obbedienza civile con l'autoriduzione della bolletta dell'acqua in base al risultato referendario».
Riccardo A. Colabattista
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