Foreste troppo sfruttate, vicino 'picco legno'
Per esperti precedera' declino inarrestabile
30 gennaio, 11:34
Se le foreste tropicali verranno sfruttate ai ritmi attuali presto si avra' un 'picco del legno', simile a quello del petrolio, a cui seguira' un declino inarrestabile. Lo afferma una ricerca pubblicata su Biological Conservation, secondo cui diversi paesi, come Filippine e Thailandia, hanno gia' iniziato a diminuire la produzione.
I ricercatori coordinati da Philip Shearman della Australian National University hanno esaminato tutti gli studi sullo sfruttamento delle foreste prodotti negli anni recenti, arrivando alla conclusione che anche quando questo viene definito 'sostenibile' in realta' non lo e' affatto: "Il tempo necessario a una foresta tropicale per ripristinare biomassa, volume del legno e biodiversita' e' stato stimato in diversi modi, e varia da 45 a 500 anni - scrivono gli autori - ma gli alberi piu' grandi possono avere eta' comprese tra qualche decennio e mille anni. Questo fa capire quanto i cicli applicati di solito di 30-35 anni siano insufficienti".
Secondo gli autori lo sfruttamento eccessivo porta i boscaioli a spingersi verso aree vergini delle foreste per mantenere la produzione, mentre uno sviluppo veramente sostenibile dovrebbe avere una pausa di almeno 50 anni.
Particolarmente a rischio, afferma un'altra ricerca pubblicata da New Scientist, sono proprio gli alberi piu' grandi: "La frammentazione continua delle foreste sta colpendo molto di piu' gli alberi piu' grandi - spiega William Laurance, della James Cook University di Cairns, Australia - non solo molti piu' alberi muoiono quando si trovano vicino alle estremita' delle foreste, ma tra questi la parte maggiore e' formata proprio dai 'giganti', perche' la loro statura alta e i tronchi molto rigidi li rende piu' vulnerabili ai venti".
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