Milleproroghe, la Camera approva
Confermata la fiducia a Monti
Il decreto passa con 469 voti a favore, 74 contrari (Lega, Idv, Noi Sud) e 5 astensioni. Martedi il voto finale, poi il passaggio al Senato. Le novità: aumento sigarette a copertura delle pensioni di precoci ed esodati, stop a condono su affissioni abusive dei partiti e proroga delle misure a favore degli esuli italiani dalla Libia. Molti i temi rimasti in sospeso, possibile una terza lettura alla Camera
ROMA - Via libera dell'aula della Camera alla fiducia che il governo Monti ha posto sul decreto Milleoproroghe. I voti a favore sono stati 469, i contrari 74, le astensioni 5. I voti contrari sono stati quelli di Lega Nord, Italia dei valori e Noi Sud. Compatti per il sì Pdl, Pd e Terzo Polo. I 5 astenuti sono l'ex sottosegretario Crosetto, Antonio Martino e i parlamentari Pdl Castiello, Mancuso e Moles. Con Monti al governo, l'assenteismo si conferma una costante: 81 i deputati assenti o in missione, 30 del Pdl, 19 del Pd, 7 dell'Udc, 7 del gruppo misto, 6 della Lega, 3 dell'Idv, 4 di Fli, 5 di Popolo e territorio.
Nei due precedenti voti di fiducia, il governo Monti aveva ricevuto rispettivamente 556 voti favorevoli e 61 contrari (18 novembre, al momento dell'insediamento) e 495 voti favorevoli, 88 contrari e quattro astenuti (16 dicembre, decreto con la manovra "Salva Italia"). Ora l'aula della Camera passerà all'esame degli ordini del giorno. Il voto finale sul provvedimento, che poi dovrà andare al Senato, è in programma martedì. E' possibile che il decreto, in scadenza il 27 febbraio, subisca ulteriori modifiche e debba tornare a Montecitorio per una terza lettura.
Diverse le novità del decreto 1, dopo il passaggio nelle commissioni Affari costituzionali e Bilancio. Innazitutto, il rincaro delle sigarette evitando così l'aumento dei contributi degli autonomi per coprire i benefici pensionistici per i lavoratori "precoci" e gli "esodati". L'incremento del prezzo delle sigaretta sarà deciso dai Monopoli in modo da rendere 15 milioni nel 2013.
I lavoratori precoci, quanti lasceranno il lavoro con 42 anni di anzianità, prima di avere compiuto i 62 anni d'età (41 e un mese per le donne) non subiranno penalizzazioni se lasciano il lavoro con un'anzianità contributiva maturata entro il 31 dicembre 2017 inclusi i periodi di astensione obbligatoria per maternità, per l'assolvimento degli obblighi di leva, per infortunio, per malattia e cassa integrazione ordinaria.
Agli esodati (coloro che accettando incentivi economici dall'azienda in crisi si sono licenziati con la prospettiva di andare i pensione entro i successivi due anni e che con le nuove norme hanno visto svanire questa possibilità) non verrà applicata la riforma Fornero se hanno risolto il rapporto di lavoro entro il 31 dicembre 2011. Se le risorse non fossero sufficienti potrebbe scattare un aumento dei contributi che le imprese versano per gli ammortizzatori sociali.
C'è poi la soppressione della sanatoria sulle affissioni abusive dei partiti: Lega, Pdl, Pd e Terzo Polo, che l'avevano inserita nel decreto, hanno fatto marcia indietro votando un emendamento del ministro Piero Giarda che ha cancellato la norma. Scritta, tra l'altro, in modo da risultare anche incostituzionale: il condono valeva anche per il futuro, fino al 29 febbraio, anche se il decreto sarebbe stato convertito prima.
Nel Milleproroghe sono entrate anche misure in favore degli esuli italiani dalla Libia, con il governo battuto su un emendamento Pdl-Udc: prorogati fino al 2014 i fondi di 50 milioni annui per gli esuli italiani cacciati dalla Libia nel 1970, decisi nel 2009. Soldi che dovrebbero arrivare da un'aliquota del 2 per mille sulle attività dell'Eni in Libia. Copertura incerta: Eni ha fatto ricorso alla magistratura.
E ancora: prorogati i termini per la presentazione della richiesta dei rimborsi elettoriali relativi al rinnovo del consiglio regionale del Molise del 16 e 17 ottobre scorso; i 70 milioni di euro in arrivo per gli alluvionati di La Spezia, Massa Carrara e Genova vengono suddivisi anche con Livorno, il comune di Ginosa, la frazione di Metaponto e Messina; 500mila euro nel 2012 al comune di Pietrelcina.
Altri temi sono stati lasciati in sospeso (Ippica, Ipab, comuni della Puglia alluvionati, ecc) e i relatori, Gianclaudio Bressa (Pd) e Gioacchino Alfano (Pdl) hanno invitato il governo ad affrontarli in Senato.
(26 gennaio 2012)
http://www.repubblica.it/politica/2012/01/26/news/milleproroghe_la_camera_approva-28806930/
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