domenica 22 gennaio 2012

Museo Map, reperti a rischio per la luce Cocchieri tranquillizza Anitori

Considerata la necessità espressa dal Direttore del museo Map di acquistare le tende per migliorare la qualità dello stesso Museo quale secondo voi è la strada migliore? Fare una sottoscrizione oppure approfittare del regolamento sulle sponsorizzazione per farle fornire da privati?

PONTINIA, LA REPLICA DI COCCHIERI http://www.dagolab.eu/public/LatinaOggi/Archivio/58a282b39fc5da0bedcb/pag27sabaudia.pdf
Reperti al Map, nessun rischio La luce non danneggia le teche: applicata una pellicola
Dopo le perplessità espresse dall’associazione Liberi e Forti, con le dichiarazioni di Giuseppe Anitori, sulla sovraesposizione di alcuni documenti del museo alla luce del sole, è arrivato immediato il chiarimento del direttore del Map Alessandro Cocchieri.
Infatti, secondo Anitori, le grandi vetrate dello stabile di piazza Kennedy potrebbero deteriorare i vecchi documenti esposti all’interno della struttura, una segnalazioni sulla scorta delle domande avanzate anche da alcuni visitatori evidentemente molto sensibili alla valorizzazione del patrimonio storico della città. «Accettiamo volentieri le osservazioni di Anitori e di tutti i cittadini che h a n n o avuto modo di visitare il museo – afferma Cocch ieri-. Con questo, però, v o g l i o tranquillizzare tutti, visitatori e donatori delle opere. Infatti, sui documenti esposti alla luce del sole e a quella articifiale, abbiamo fin da subito applicato una pellicola anti raggi ultravioletti.
In questo modo la luce non può recare alcun danno all’opera » . Nel Museo dell’Agro Pontino, infatti, sono molte le vetrate che fanno entrare luce naturale all’interno della struttura. Cocchieri, insieme agli esperti che hanno allestito il tutto, provvederanno presto ad installare altre pellicole protettive anche sugli oggetti che sono riparati dal sole. «Oltre a ciò – conclude Cocchieri – con i primi incassi provvederemo anche a montare delle tende.
Questo non lo facciamo per proteggere i nostri documenti cartacei, a cui è sufficiente la pellicola protettiva, ma lo faremo per consentire al visitatore si estraniarsi completamente dall’ambiente esterno e concentrarsi meglio sui reperti presenti nel Map». R.A.C.

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