Cass. Sez. III n. 46213 del 16 dicembre 2008 (Ud. 4 nov. 2008)
Pres. Grassi Est. Amoresano Ric. Dallemule
Rifiuti. Taglio alberi ed eliminazione dei rami mediante incenerimento
Il taglio di alberi, eseguito nell'ambito della silvicoltura, costituisce attività produttiva e quindi trova applicazione il D.L.vo 152/2006. La eliminazione, mediante incenerimento, dei rami degli alberi tagliati (per circa un metro cubo) non usufruibili in processi produttivi non costituisce una forma di utilizzazione nell'ambito di attività produttive. Inoltre non trova riscontro nelle tecniche di coltivazione attuali l'utilizzazione delle ceneri come concimante naturale. Tale materiale pertanto non può essere considerato materia prima secondaria riutilizzata in diversi settori produttivi senza pregiudizio per l'ambiente
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4 commenti:
sono due anni che diciamo queste cose, dovresti dirlo agli amici tuoi, oppure all'amico tuo Sindaco e massima autorità sanitaria comunale!
Anche in questo caso abbiamo atteso che arrivasse la VIA positiva delle biomasse pe rurkare allo scandalo.
Secondo me gli amici tuoi o l'amico tuo naviga a vista!
Magari amici nostri visto la piena sintonia più volte dichiarata vicendevolmente da Sindaco e rete. A parte questo se mi fate un esempio di un politico o di un amministratore che non "naviga a vista" vi ringrazio. Ero candidato in parlamento quando chiedevo quello che voi affermate chiedere da 2 anni. Non mi pare gli elettori di Pontinia abbiano apprezzato le mie idee. Più o meno le stesse (elezioni provinciali) del 2004. Ma potremmo tornare alle elezioni del 1994 (parlamento prima, comune poi) o del 1990 (comune e provincia). Oppure ai tanti referendum aventi carattere ambientale (caccia, pesticidi, inquinamento elettromagnetico...).
non dare la colpa agli elettori, di invece che eri schierato dalla parte sbagliata come lo sei ora, sei coriaceo continui a stare in trincea a beccare le granate del "nemico" ma per conto di chi? l'elettorato pontiniano è continuamente spiazzato dalle tue performance da equilibrista tra teoria e pratica.
Qual'è la parte giusta, quella degli affamatori del popolo? Qual'è la differenza tra la mia teoria (di impegno per il bene comune) e la pratica (di impegno per il bene comune)? Non sto in trincea, le mie idee le dichiaro sempre apertamente, non mi nascondo. Chi è il "nemico"? Io non ne ho, visto che sto sempre dalla parte dei cittadini, cioè di chi perde.
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