sabato 20 dicembre 2008

i verdi perdono un consigliere nella regione Lazio

Il consigliere della Regione Lazio Peppe Mariani, Presidente della Commissione Lavoro, Pari Opportunità, Politiche Sociali e Politiche Giovanili, vice Presidente della Commissione Sicurezza contrasto all’usura integrazione sociale e lotta alla criminalità, componente della Commissione Sanità e della Commissione Ambiente e Cooperazione tra i popoli, comunica in data odierna, di uscire dal Gruppo dei Verdi per la pace e di aderire al Gruppo Lista civica per il Lazio. da www.peppemariani.it

3 commenti:

Anonimo ha detto...

ENERGIA: PEDUZZI E PIZZO(PRC), DA GOVERNO SCANDALOSO ATTACCO AL TERRITORIO






Roma, 20 dic. - (Adnkronos) - "Il Piano regionale, che ha avuto gia' il via libera della commissione Ambiente alla Pisana, parla chiaro, i gruppi di Aprilia e Pontinia non sono necessari perche' fino al 2020 con gli impianti esistenti il Lazio produrra' il 13 per cento in piu' di energia rispetto al fabbisogno". E' quanto affermano il capogruppo del Prc alla regione Lazio, Ivano Peduzzi, e la consigliera Anna Pizzo.

"Le due centrali - aggiungono - non solo non sono necessarie, ma si trovano ad appena trenta chilometri di distanza. Sarebbe una vessazione inaudita per il territorio realizzarle. L'autorizzazione del ministero dell'Ambiente - concludono - e' scandalosa. Per questo, chiediamo al presidente Marrazzo di pronunciarsi subito contro una scelta tanto delirante quanto dannosa per l'ambiente e la salute dei cittadini".

Anonimo ha detto...

AUTORIZZATA LA TURBOGAS DI PONTINIA, CORO DI PROTESTE
Sabato 20 Dicembre 2008 16:45
«Occorre una reazione immediata del Presidente Piero Marrazzo e della Regione Lazio al fianco del comune di Pontinia e del sindaco Tombolillo dopo la vergognosa e gravissima concessione da parte del ministro Prestigiacomo dell'autorizzazione ambientale integrata per la realizzazione di una centrale turbogas a Pontinia».

Lo dice Claudio Moscardelli, vice capogruppo del Partito Democratico alla Regione Lazio, per il quale «viene aperta un'altra ferita sul territorio pontino con una nuova centrale turbogas a 30 km da quella di Aprilia». «È incredibile - aggiunge Moscardelli- che al ministero dell'Ambiente interpretino la legge 'sblocca centralì come un assalto selvaggio al territorio, per cui qualunque progetto dei grandi gruppi industriali va realizzato mortificando cittadini e territori. Conosciamo gli importanti impegni del presidente Marrazzo, legati all'approvazione della legge finanziaria e di bilancio, ma è necessario concordare da subito con il comune di Pontinia una linea d'azione per contrastare in ogni sede l'ennesimo progetto turbogas».
LA PROTESTA DI CIRILLI E FORTE. «Sulla centrale di Pontinia si sta ripetendo la stessa situazione di Aprilia. L'unica differenza è che oggi il centrosinistra se la prende con l'attuale governo per Pontinia, per gli stessi motivi con cui, per opportunità politica, avrebbe dovuto attaccare il governo Prodi e la regione Lazio stessa, per Aprilia. Stiamo assistendo quindi ad un copione già visto e ben noto e ci riferiamo agli inutili e strumentali appelli rivolti a Marrazzo perché intervenga a difesa del territorio pontino contro l'assalto dei signori delle centrali turbogas, quando è ormai risaputo che senza gli atti amministrativi chiari che la Regione avrebbe dovuto porre in campo non si va da nessuna parte». Lo dichiarano in un comunicato il consigliere del Gruppo Misto Fabrizio Cirilli e il capogruppo regionale dell'Udc Aldo Forte. «È strumentale - aggiungono - nascondersi dietro la foglia di fico del decreto salva centrali; ciò che serve sono atti politico amministrativi chiari che affermino, documentandola, la posizione della Regione Lazio a riguardo. Se vale il detto 'non conta ciò che dici ma ciò che faì l'esperienza di Aprilia ci porta ad essere preoccupati in quanto alle enunciazioni si sono sempre affiancati atti amministrativi che non solo hanno creato i presupposti per la realizzazione della centrale a turbogas ma addirittura, in alcuni casi, hanno sanato difetti sulle procedure e sui carteggi che avrebbero potuto bloccarne la realizzazione. Ci riferiamo in particolare alla delibera regionale che stabilì l'intesa con Sorgenia e all'ultimo consiglio dei ministri del Governo Prodi quando furono approvati atti che di fatto disattivarono quanto la Rete dei Cittadini, insieme al comune di Aprilia, avevano ottenuto per bloccare la centrale. Se veramente si vuole fare una battaglia seria per il rispetto del territorio pontino e del suo ambiente alle enunciazioni inutili si antepongano gli atti amministrativi».

giorgio libralato ha detto...

grazie delle informazioni