4 incidenti nucleari in Spagna in meno di 3 giorni, 10 incidenti nucleari nel mondo in meno di 2 mesi.
Solo per rimanere nell’ambito di quelli resi noti.
Dopo che la nuova generazione nucleare sembra lontana (vedere problemidell'ITER http://www.ecoage.it/fusione-nucleare-iter-in-forte-ritardo.htm), che non sono stati risolti i noti e preoccupantiproblemi di sicurezza di tutte le centrali di concezione francese(purtroppo adottati in molti altri paesi europei e gli incidenticontinuano), sui costi nessuna impresa sana è disposta ad investire.Continuano le conferme sulla mancata economicità del nucleare, senzache siano risolti nessuno degli altri problemi.E' questo il regalo che gli amministratori saggi e i politiciperspicaci vogliono per la nostra provincia?Due nuove centrali nucleari?Pontinia 04 luglio 2008 Ecologia e territorio Giorgio Libralato
12 maggio 2008 - Cina. Un terremoto devastante (60.000 vittime) arreca dani alle centrali nucleari cinesi situate nella regione dello Sichuan, che è una regione ad alta densità per quanto riguarda la presenza di questi impianti. Ce ne sono almeno cinque nelle vicinanze dell’epicentro del terremoto di natura sia civile che militare. A Guangyuan che è la zona dove il sisma ha colpito con più violenza, c’è l’impianto 821 che è un impianto per la produzione di plutonio per le testate nucleari. Gli esperti cinesi hanno dichiarato che le centrali nucleari avrebbero riportato solo lievi danni, ma alcuni dubbi e preoccupazioni restano, anche perchè alcune centrali sono situate lungo il corso dei fiumi e la radioattività rischierebbe di diffondersi dall’acqua alle culture, tramite l’irrigazione agricola. Pechino, comunque, insiste nell’affermare che tutti i siti nucleari nell’area colpita dal sisma del 12 maggio sono sicuri. Ma Wu Xiaoqing, vice ministro dell’Ambiente, dice che gli esperti stanno ancora cercando di rendere sicure circa 15 "sorgenti" di radiazioni. Dopo il sisma, le autorità avevano detto che 32 siti radioattivi erano rimasti sepolti nel terremoto, ma Wu oggi ha affermato che il numero di questi luoghi potenzialmente radioattivi è salito a 50. Trentacinque di questi sono già stati neutralizzati ma non ha precisato dove si trovano quelli ancora pericolosi. Tre, secondo quanto ha detto il viceministro, sono ancora sepolti e non raggiungibili mentre gli altri 12, anche se ancora inaccessibili, sono sotto monitoraggio. Smarrite inoltre, in seguito al terremoto, fonti ospedaliere ed industriali28 Maggio 2008 - Gran Bretagna. Blackout alla centrale nucleare di Sizewell. 21 Maggio 2008 - Oskarshamn, Svezia. Sventato un tentativo di sabotare la centrale nucleare. La polizia ha arrestato due operai, dopo che nella borsa di uno di loro era stato trovato materiale esplosivo4 Giugno 2008 - Krsko, Slovenia: perdita di liquido dal sistema di raffreddamento della centrale slovena di Krsko6 Giugno 2008 - Ucraina: rottura di un tubo di raffreddamento in una centrale non lontana dal confine polacco (incidente rivelato una settimana dopo)14 Giugno 2008 -Fukushima, Giappone. In seguito ad una scossa i terremoto di scala 7,2 gradi Richter, nella centrale nucleare di Fukushima, nell'omonimo distretto, dove operano due reattori gemelli per una potenza complessiva di 9.096 megawatt, la compagnia gestrice, la Tokyo Electric Power Co. (Tepco), rende noto che si è verificata una piccola fuoriuscita - 14,8 litri in tutto - di acqua leggermente radioattiva da una vasca in un deposito di stoccaggio di scorie.2 Luglio 2008 - Spagna. Un incidente dopo l'altro: quattro degli otto reattori nucleari spagnoli registrano disfunzioni in meno di 72 ore. Per motivi differenti, ma senza pericolo per le persone o l'ambiente, gli incidenti si sono prodotti tra il 28 giugno e il primo luglio. Per le organizzazioni ambientalistela olpa è da attribuire pessima cultura della sicurezza con la quale Iberdola e Endesa, proprietarie delle quattro centrali colpite, gestiscono gli impianti. Il "Consejo de Seguridad Nuclear" (Csn), organismo che monitora la sicurezza atomica, attribuisce invece fatti a una "sfortunata casualità". I proprietari delle centrali sminuiscono l'accaduto, sottolineando che la sicurezza delle installazioni non è stata colpita. Tre degli incidenti registrati sono avvenuti in tre reattori situati a Tarragona, nel nord-est della Spagna, gestiti dalla Associazione Nucleare Asco-Vandellos (Anav), proprietà di Iberdola e Endesa.
Fonte progettohumus
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento