Bonelli lascia la guida dei Verd
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Un vero e proprio atto di protesta del leader ecologista che sulla sua pagina Facebook si sfoga e denuncia un certo snobismo da parte dei media: “Da anni e anni i Verdi sono stati fatti sparire dall'informazione radiotelevisiva a partire da quella pubblica. Eppure noi facciamo le nostre battaglie e le nostre proposte”
“Lascio la guida dei Verdi. Farò il militante Verde, scriverò , seguirò il processo Ambiente Svenduto a Taranto. Ringrazio con molto affetto chi mi è stato vicino, gli amici di Taranto e pugliesi, gli amici Verdi e non di tutta Italia”. E’ quanto si legge in un post pubblicato sulla propria pagina Facebook da Angelo Bonelli, co-portavoce nazionale del partito ecologista dal 2012. Un atto di protesta del consigliere comunale per Taranto respira che si sfoga e denuncia un certo snobismo da parte dei media: “Da anni e anni i Verdi sono stati fatti sparire dall'informazione radiotelevisiva a partire da quella pubblica. Eppure noi facciamo le nostre battaglie e le nostre proposte”.
“Nei talk show – spiega Bonelli – sono presenti tutti tranne i Verdi. Zero secondi di presenza a Ballaro', Dimartedi, Virus,Agora', in 1/2 ora e poi Piazza Pulita, la Gabbia, ecc. Zero secondi nei Tg che non raccontano le nostre iniziative e le nostre proposte. In sintesi ci hanno fatto sparire, per cui accade che le persone dicano: " ma i Verdi esistono ?" In nessun paese europeo una forza politica come i Verdi che ha e' la quarta forza nel parlamento europeo subisce un trattamento censorio come lo abbiamo subito noi”.
E sul caso Taranto, continua Bonelli: “Non ho letto nessun articolo o prese di posizione di intellettuali, associazioni di rilievo nazionale che abbiano speso una parola in difesa della popolazione tarantina . Perché io penso che il capoluogo jonico rappresenti il fallimento anche della sinistra italiana. Taranto non è un problema locale ma rappresenta la sfida nazionale per cambiare modello produttivo rilanciando occupazione e non vendendo la salute delle persone. Ora dopo tanti anni e tanti anni passati a far battaglie e proposte in difesa del popolo inquinato e orgoglioso della dignità integra e della mia coerenza e' arrivato il momento di far fare ad altri quello che ho fatto a partire dalla guida dei Verdi che spero sappiano trovare la giusta strada considerato che su di me pende la fatwa politica . Ho ricevuto palate di materiale organico addosso da parte di chi voleva infangarmi. Ma io non ho ricevuto nessuna avviso di garanzia. La corte dei conti con decreto ad hoc ha valutato corretta e rispettosa della legge la gestione del gruppo consigliare dei Verdi nel Lazio a differenza di altri gruppi che sono sotto processo” .
C'è una forte amarezza per me vedere - conclude lo sfogo Bonelli - come anche in queste ore, come ci sia il tentativo di screditare per distruggere. Ma io avevo deciso da tempo . La mia amarezza profonda che diventa non sopportabile e' stata anche quella di vedere su di me un pregiudizio da parte di quegli intellettuali e della politica italiana o essere trattato come un importunatore dalle redazioni radiotelevisive solo perché chiedevo spazio e democrazia . Ma se non appari non esisti! E noi Verdi siamo stati espulsi come accade in un regime. Spero e sono convinto che dopo di me le cose cambino”.
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