di Christian Capuani
PONTINIA - Quando qualche giorno fa il presidente Gabriele Zanoli ha affiliato la sua società alla FederCricket, il Coni ha assegnato al Pontinia Cricket club la matricola Latina 0001.
Mai prima d'ora questo sport, diffusissimo nei paesi del Commonwealth e lontano parente del baseball, aveva messo piede nella provincia pontina.
Per scrivere una piccola pagina dello sport locale c'è voluta la strana idea di Zanoli, trentenne laureato in Scienze politiche e relazioni internazionali che si occupa di progetti legati a welfare e promozione sociale presso il Centro sportivo italiano.
La sua idea, nata solo sei mesi fa, vede nel cricket semplicemente uno strumento d'integrazione della comunità indiana di Pontinia. «Tutte le regole del gioco, in realtà - dice ridendo Gabriele - non le sappiamo nemmeno noi dell'associazione. Le stiamo imparando perché sono difficili. Quello che ci affascina di più è la storia di questo gioco, fatta di colonizzazione e rivalsa sociale».
L'idea di metter in piedi una squadra di cricket è il primo passaggio del progetto "Infield. Tutti in campo", con il quale Zanoli e alcune associazioni di promozione socioculturale (Gap, Il Chinino e PerCorsi) intendono coinvolgere tutti i gruppi sportivi di Pontinia nella costruzione di un centro sportivo polifunzionale.
«Lo sport è un passepartuot - sottolinea il neopresidente del Cricket club - è un linguaggio universale per favorire l'integrazione sociale e per garantire il benessere fisico e psicologico delle persone».
All'interno di questo progetto più ampio l'associazione di Zanoli ha poi inserito i suoi sforzi per favorire l'integrazione della comunità indiana, che ormai è formata da circa 1.250 persone e rappresenta il 10% della popolazione residente a Pontinia.
L'idea è nata osservando quei ragazzi indiani che ogni domenica occupavano il campo di pallamano della scuola media Verga.
«Scavalcavano la recinzione della scuola e si mettevano a giocare. È stato deciso di dare loro uno spazio e un'opportunità» spiega Zanoli, che ha ottenuto il patrocinio dell'Ambasciata indiana di Roma, dell'assessorato alle politiche sociali della Regione Lazio, del Comune di Pontinia, del Coni Lazio e della Federazione Cricket Italiana.
Domenica prossima, dalle 10 alle 19, il campo sportivo comunale "Riccardo Caporuscio" ospiterà il primo torneo provinciale di cricket. La squadra di Pontinia si presenterà con i suoi venti atleti. "Per ora sono quasi tutti ragazzi indiani, ma vorremmo portare il cricket nelle scuole e coinvolgere qualche italiano" sottolinea il presidente del club.
E l'obiettivo di creare un piccolo circuito provinciale è già raggiunto: per il torneo di domenica le altre squadre arriveranno da Terracina, Bella Farnia, Ceriara di Sezze, San Vito-San Felice. Dall'anno prossimo il Pontinia Cricket Club potrebbe addirittura partecipare a un campionato ufficiale: "Vorremmo fare il campionato di serie C" svela Zanoli.
Mai prima d'ora questo sport, diffusissimo nei paesi del Commonwealth e lontano parente del baseball, aveva messo piede nella provincia pontina.
Per scrivere una piccola pagina dello sport locale c'è voluta la strana idea di Zanoli, trentenne laureato in Scienze politiche e relazioni internazionali che si occupa di progetti legati a welfare e promozione sociale presso il Centro sportivo italiano.
La sua idea, nata solo sei mesi fa, vede nel cricket semplicemente uno strumento d'integrazione della comunità indiana di Pontinia. «Tutte le regole del gioco, in realtà - dice ridendo Gabriele - non le sappiamo nemmeno noi dell'associazione. Le stiamo imparando perché sono difficili. Quello che ci affascina di più è la storia di questo gioco, fatta di colonizzazione e rivalsa sociale».
L'idea di metter in piedi una squadra di cricket è il primo passaggio del progetto "Infield. Tutti in campo", con il quale Zanoli e alcune associazioni di promozione socioculturale (Gap, Il Chinino e PerCorsi) intendono coinvolgere tutti i gruppi sportivi di Pontinia nella costruzione di un centro sportivo polifunzionale.
«Lo sport è un passepartuot - sottolinea il neopresidente del Cricket club - è un linguaggio universale per favorire l'integrazione sociale e per garantire il benessere fisico e psicologico delle persone».
All'interno di questo progetto più ampio l'associazione di Zanoli ha poi inserito i suoi sforzi per favorire l'integrazione della comunità indiana, che ormai è formata da circa 1.250 persone e rappresenta il 10% della popolazione residente a Pontinia.
L'idea è nata osservando quei ragazzi indiani che ogni domenica occupavano il campo di pallamano della scuola media Verga.
«Scavalcavano la recinzione della scuola e si mettevano a giocare. È stato deciso di dare loro uno spazio e un'opportunità» spiega Zanoli, che ha ottenuto il patrocinio dell'Ambasciata indiana di Roma, dell'assessorato alle politiche sociali della Regione Lazio, del Comune di Pontinia, del Coni Lazio e della Federazione Cricket Italiana.
Domenica prossima, dalle 10 alle 19, il campo sportivo comunale "Riccardo Caporuscio" ospiterà il primo torneo provinciale di cricket. La squadra di Pontinia si presenterà con i suoi venti atleti. "Per ora sono quasi tutti ragazzi indiani, ma vorremmo portare il cricket nelle scuole e coinvolgere qualche italiano" sottolinea il presidente del club.
E l'obiettivo di creare un piccolo circuito provinciale è già raggiunto: per il torneo di domenica le altre squadre arriveranno da Terracina, Bella Farnia, Ceriara di Sezze, San Vito-San Felice. Dall'anno prossimo il Pontinia Cricket Club potrebbe addirittura partecipare a un campionato ufficiale: "Vorremmo fare il campionato di serie C" svela Zanoli.
Giovedì 25 Giugno 2015, 18:50 - Ultimo aggiornamento: 23:03
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http://www.ilmessaggero.it/LATINA/cricket_pontinia_campionato_zanoli_indiani_integrazione_sociale/notizie/1430728.shtml
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