sabato 22 marzo 2014

RIFIUTI radioattivi: bomba da 90mila metri cubi


In Italia ci sono 90 mila metri cubi di rifiuti
radioattivi distribuiti in 23 siti in undici regioni,
da trattare e smaltire e 8 impianti nucleari da
smantellare. Per la gestione in sicurezza di queste
attività è nato l’Osservatorio indipendente che ha
anche l’obiettivo di assicurare processi trasparenti,
condivisi e partecipati per la realizzazione di un
Parco tecnologico e un deposito nazionale.
Attualmente i rifiuti radioattivi prodotti quotidianamente
sono raccolti presso i siti di produzione,
mentre quelli derivanti dal settore sanitario, della
ricerca e dall’industria sono detenuti in aree di
stoccaggio provvisorio. Una situazione complessiva
che richiede una soluzione allineata ai migliori
standard internazionali di sicurezza.
L’Osservatorio per la Chiusura del Ciclo Nucleare,
organismo indipendente promosso dalla Fondazione
per lo Sviluppo Sostenibile in collaborazione
con Sogin, è stato presentato a Roma dal presidente
dalla fondazione per lo sviluppo sostenibile Edo
Ronchi. L’osservatorio, presieduto da Stefano Leoni,
si propone di “contribuire a una corretta informazione
scevra da condizionamenti su questa
tematica ponendosi l’obiettivo di approfondire gli
aspetti tecnici e tecnologici, nonché le implicazioni
economiche, sociali e ambientali delle attività di
bonifica dei siti nucleari e di gestione e messa in
sicurezza dei rifiuti radioattivi”.
il fatto quotidiano 22 marzo 2014

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