martedì 25 marzo 2014

Il comitato No Biogas La Chiesuola Latina replica al consigliere Scalco

Riceviamo e pubblichiamo 

Non avendo avuto nessun contatto ne, tantomeno, l’esigenza di interpellare alcuna forza politica, il Comitato NO BIOGAS Latina ringrazia l’esponente politico per la solidarietà dimostrata. Chiediamo però che il suo interessamento si tramuti in fatti concreti e non rimanga solo un’occasione da cavalcare per ottenere un mero riscontro politico. Se è vera e sincera la sua posizione contro il biogas si preoccupi, in veste di amministratore, di individuare le falle e i cavilli burocratici che possano ostacolare questa aberrante avanzata di imprenditori senza scrupoli che, per meri interessi economici, vogliono distruggere le nostre campagne e le nostre colture e cambiare la qualità della vita dei cittadini. Se veramente crede che il biogas sia un oltraggio alla memoria dei padri fondatori interpelli pure i suoi colleghi in Regione Lazio affinché si apra seriamente un dibattito di più ampio respiro. A maggior ragione per cui, essendo il consigliere Scalco di Borgo Sabotino, potrebbe svegliarsi una mattina, come del resto è capitato a noi, e scoprire che nelle campagne del suo borgo o addirittura dietro casa sua è allo stato avanzato il progetto di costruzione dell’ennesima centrale a biogas-biomasse sul territorio pontino. I cittadini non credono più alla politica dei proclami ma vogliono constatare nei fatti i risultati delle azioni intraprese. Attendiamo, in tempi brevi, la convocazione della paventata commissione provinciale competente, sperando che possa dimostrare di aver ancora capacità d’ azione essendo l’ente Provincia prossimo alla soppressione e senza neanche un’ assessore all’ambiente. Il consigliere provinciale Scalco, appena avrà elementi, ci venga ad esporre i risultati del SUO lavoro per frenare l’avanzata di questi mostri ecologici. Non lasceremo ancora una volta che la politica decida per noi, per il nostro futuro, per il futuro dei nostri figli e nipoti, per le nostre terre. Abbiamo in mano le sorti del nostro destino e diciamo NO alla costruzione delle centrali a biogas-biomasse nell’agro pontino perché non possiamo permettere che nel nome del progresso e dell’utilizzo di qualsiasi e generalizzata forma di fonte rinnovabile (imprecisata, infruttifera e dannosa) venga compromesso il nostro territorio. http://www.latinanotizie.it/articolo.php?id=32580

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