sabato 3 gennaio 2015

Latina ambiente e caso rifiuti La società florida nel 2011, oggi in crisi La strana storia dei dividendi « introvabili »

La fine del 2014 ha riservato sorprese amarissime per chi lavora nel
mondo dei rifiuti, gli operatori ecologici, gli spazzini, gli autisti,
insomma l’ultima ruota del carro aureo che attraversa il favoloso
mondo dell’immondizia, il business più richiesto e ambito del
momento. Nonostante le inchieste, gli errori, i timori, il pianeta rifiuti
rende comunque bene a molti. Per esempio in questi giorni tragici in
cui si annunciano licenziamenti in Ecoambiente e drastiche riduzioni
di personale in Latina Ambiente, la partecipata più importante del
Comune di Latina, si scopre che esiste un consulente per capire se
sono stati adeguatamente incassati i dividendi della spa. 
Quando tre anni fa erano
lontani i venti di crisi
delle due società che si
occupano di rifiuti in città e che
sono strettamente legate tra loro,
esisteva una situazione così florida
in Latina Ambiente che finalmente
fu possibile attribuire i
dividendi ai due soci, ossia il
Comune di Latina e il gruppo
Unendo della famiglia Colucci.
Ma tre anni più tardi, a novembre
del 2014, il socio pubblico (Comune
di Latina) ha dovuto nominare
un consulente per stabilire
se quei soldi li ha effettivamente
incassati! La consulenza ovviamente
ha un costo: 8000 euro che
si pagheranno col bilancio
dell’ente. Questa curiosa storia
apparentemente solo finanziaria
e quindi lontana dall’immondizia
intesa in senso classico comincia
il 29 luglio 2011 con la delibera
dell’assemblea dei soci di Latina
Ambiente sulla divisione degli
utili maturati dalla società
nell’anno 2010 (anno in cui ci
furono consistenti aumenti sulle
bollette dei cittadini, tanto per
ricordare); in base ai calcoli fatti
allora a Unendo spettarono poco
più di 56mila euro e al Comune
poco più di 59mila euro; fu altresì
deliberata la distribuzione della
riserva straordinaria già esistente
ossia 361mila euro per Unendo e
375mila euro per il Comune. La
stessa assemblea aveva deliberato
che quelle distribuzioni fossero
legate alla effettiva disponibilità
di cassa. Poi, per tre anni, non
si è saputo praticamente più nulla.
Nessuna eccezione da parte
dei revisori dei conti. E, adesso
che si avvicina una crisi terribile
sia per Latina Ambiente che per
la partecipata Ecoambiente, il socio
Comune di Latina cerca quei
soldi, non li trova e incarica un
consulente di verificare se ha mai
incassato i dividendi così come
stabilito nel 2011. Il paradosso,
quasi ridicolo, emerge da una
nota critica diffusa ieri dal «solito
» consigliere Enzo De Amicis
che in questi giorni fa le pulci ai
dati e alle affermazioni della Latina
Ambiente ma anche dell’am -
ministrazione. Il collegio sindacale
della spa, i revisori contabili
della società e pure quelli che
vagliano i bilanci dell’ente non
hanno avuto nulla da eccepire
fino ad oggi. Si sta parlando di
una società le cui finanze corrono
su un filo sottile e che certamente
adesso deve risparmiare, spendendo
meno per il personale e per
i servizi che da contratto si è
impegnata a garantire. In attesa
che il consulente ricostruisca il
percorso dei dividendi è utile
ricordare che per capire lo stato
economico della Latina Ambiente
è stato necessario arrivare fin
qui, fino al rebus sui dividendi e
alle soglie dei licenziamenti degli
interinali.
©RIPRODUZIONE RISERVATA
IL QUOTIDIANO - Sabato 3 Gennaio 2015

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