MACERATA - Loro Piceno e Corridonia. Cittadini anti-biogas contro la provincia. Il comitato di Terre Nostre Marche denuncia livelli di emissione di Cot (carbonio organico totale) 9 volte superiori a quelli consentiti dalla legge.
«E' notizia di questi giorni - scrive Massimo Gianangeli, presidente del coordinamento regionale Terre Nostre - che gli impianti marchigiani di Loro Piceno e Corridonia, già in esercizio e sottoposti a controlli dell'Arpam, avrebbero fatto rilevare il superamento dei limiti di legge per i Cot di quasi nove volte. Chiediamo al presidente della provincia Antonio Pettinari e al responsabile del procedimento Roberto Ciccioli e al dirigente del Settore Ambiente Luca Addei come sia stato possibile dare un parere positivo alla valutazione di impatto ambientale per gli impianti».
Gianangeli pone il problema di come sia possibile lasciare che le due strutture (oggi sotto sequestro preventivo per ordine della Procura di Ancona nell'ambito di una più ampia inchiesta sul biogas) siano operative di fronte a uno sforamento dei livelli di metano. Numeri che per i Comitati a tutela dell'ambiente non porterebbero, per cui si chiede una spiegazione. «Se ci sono stati dei semplici errori, l'importante è che si chiariscano anche perché, di fronte a queste questioni, c'è chi deve rispondere personalmente» ha ribadito Gianangeli.
Il presidente della Provincia, Antonio Pettinari, spiega: «Proprio venerdì ha avuto una riunione con i sindaci, il direttore dell'Arpam e i responsabili del
Settore Ambiente e degli uffici legali e in quella stessa giornata è partita la diffida nei confronti di chi gestisce gli impianti perché rispettino la legge. Detto questo la valutazione di impatto ambientale sulla sostenibilità del progetto. Per lo sforamento dei livelli di metano, non essendo noi ad aver rilasciato l'autorizzazione unica, abbiamo provveduto a fare una diffida alle aziende perché rispettino il parametro».
«E' notizia di questi giorni - scrive Massimo Gianangeli, presidente del coordinamento regionale Terre Nostre - che gli impianti marchigiani di Loro Piceno e Corridonia, già in esercizio e sottoposti a controlli dell'Arpam, avrebbero fatto rilevare il superamento dei limiti di legge per i Cot di quasi nove volte. Chiediamo al presidente della provincia Antonio Pettinari e al responsabile del procedimento Roberto Ciccioli e al dirigente del Settore Ambiente Luca Addei come sia stato possibile dare un parere positivo alla valutazione di impatto ambientale per gli impianti».
Gianangeli pone il problema di come sia possibile lasciare che le due strutture (oggi sotto sequestro preventivo per ordine della Procura di Ancona nell'ambito di una più ampia inchiesta sul biogas) siano operative di fronte a uno sforamento dei livelli di metano. Numeri che per i Comitati a tutela dell'ambiente non porterebbero, per cui si chiede una spiegazione. «Se ci sono stati dei semplici errori, l'importante è che si chiariscano anche perché, di fronte a queste questioni, c'è chi deve rispondere personalmente» ha ribadito Gianangeli.
Il presidente della Provincia, Antonio Pettinari, spiega: «Proprio venerdì ha avuto una riunione con i sindaci, il direttore dell'Arpam e i responsabili del
Settore Ambiente e degli uffici legali e in quella stessa giornata è partita la diffida nei confronti di chi gestisce gli impianti perché rispettino la legge. Detto questo la valutazione di impatto ambientale sulla sostenibilità del progetto. Per lo sforamento dei livelli di metano, non essendo noi ad aver rilasciato l'autorizzazione unica, abbiamo provveduto a fare una diffida alle aziende perché rispettino il parametro».
Domenica 27 Luglio 2014 - 01:09
Ultimo aggiornamento: 18:33 http://www.ilmessaggero.it/marche/biogas_loro_piceno_corridonia_macerata_centrali_protesta_massino_gianangeli/notizie/817832.shtml
Ultimo aggiornamento: 18:33 http://www.ilmessaggero.it/marche/biogas_loro_piceno_corridonia_macerata_centrali_protesta_massino_gianangeli/notizie/817832.shtml
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