giovedì 24 luglio 2014

Il sindaco di Messina, Accorinti, fa lo scudo anti-tir per difendere lo stretto

Il sindaco di Messina
fa lo scudo anti-tir
ACCORINTI SCENDE IN STRADA PER AFFRONTARE
FISICAMENTE I CAMION ABUSIVI DELLO STRETTO
di Chiara Daina
Il sindaco di Messina Renato Accorinti lo aveva promesso
quindici giorni fa: “Dal 20 luglio chiudo il cavalcavia, i tir
potranno attraversare Messina, ma solo di notte”. E così è
stato, ma i tir hanno continuato a circolare lo stesso anche
durante il giorno nel centro della città mandando su tutte le
furie il primo cittadino, che senza pensarci due volte è sceso in
strada e si è messo di traverso facendo scudo ai camion.
Sbarcati al molo Norimberga e provenienti da Salerno dove
hanno consegnato i prodotti agricoli delle valli sicule, hanno
invaso le vie cittadine noncuranti dell’ordinanza del sindaco
che proibisce il traffico dei mezzi pesanti alle dieci del mattino
in andata (dall’isola
al continente) e alle
15 per quelli che
rientrano, limitando
il passaggio alle ore
notturne. Il blocco
fisico del sindaco
buddista ieri ha anticipato
i vigili urbani,
accorsi sul posto
per multare gli autotrasportatori.
Che
sono esplosi di rabbia.
VA AVANTI così da
anni. I tir salpano
sulle navi della della Caronte & Tourist della famiglia Franza, gli
armatori dello Stretto, che a Messina gestiscono un impero di
500 dipendenti nel settore alberghiero, dei trasporti e turistico,
con un giro d’affari di cento milioni di euro nel 2013.
È chiaro che i Franza non hanno preso bene la misura imposta
dal sindaco pacifista. “Abbiamo già venduto 6-7 mila biglietti
per le auto e centinaia di prenotazioni per i camion – avevano
detto al Fatto due settimane fa –. Far viaggiare i tir solo di notte
è inaccettabile”.
La soluzione è temporanea ma, da quanto ci ha raccontato
l’assessore ai Trasporti Gaetano Cacciola, non è a breve scadenza.
Bisogna infatti aspettare che vengano finiti i lavori di
ristrutturazione del porto di Tremestieri, lontano dal centro
storico e prossimo all’autostrada. “Per completare i nuovi
attracchi – ci aveva spiegato l’assessore Cacciola, che in passato
ha lavorato al Cnr –ci vorranno almeno quattro anni, ma
nel frattempo la città non può continuare a essere martoriata
dai tir. Gli armatori vogliono mano libera e continuare a scaricare
a luglio e agosto tra i 40 e i 50 camion nelle ore diurne.
Gli abbiamo chiesto di programmare un sistema alternativo,
non lo hanno ancora trovato”. Neanche oggi. Mentre il sindaco
Accorinti non molla la sua battaglia in difesa di un diritto
dei suoi cittadini, quello di potersi muovere liberamente nelle
vie della città senza rischiare la vita.

il fatto quotidiano 24 luglio 2014

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