L'Ecoregione Mediterraneo è un'area vastissima che comprende una grandissima varietà di ambienti animali, culture e popoli che riguarda l'intera area, marina e terrestre, del bacino, dalle Coste Atlantiche del Marocco e delle Isole Canarie sino all'Anatolia orientale e alle Steppe del Medio Oriente.
Quest'area possiede una varietà di ambienti e paesaggi vastissima: è un delicato intreccio di cultura e biodiversità. Questo equilibrio è sempre più minacciato dall'impatto delle attività umane come il consumo di suolo, la desertificazione, la pesca eccessiva, l'inquinamento.
Le conseguenze sono impatti diretti e indiretti sulla biodiversità, che vengono a loro volta amplificati dai cambiamenti climatici. Per questo motivo la rete degli uffici WWF nel Mediterraneo (Francia, Italia, Grecia, Spagna, Turchia) si è impegnata nella definizione di una strategia di conservazione comune, la Mediterranean Initiative,con l'obiettivo di arrestare la perdita di biodiversità.
Quest'area possiede una varietà di ambienti e paesaggi vastissima: è un delicato intreccio di cultura e biodiversità. Questo equilibrio è sempre più minacciato dall'impatto delle attività umane come il consumo di suolo, la desertificazione, la pesca eccessiva, l'inquinamento.
Le conseguenze sono impatti diretti e indiretti sulla biodiversità, che vengono a loro volta amplificati dai cambiamenti climatici. Per questo motivo la rete degli uffici WWF nel Mediterraneo (Francia, Italia, Grecia, Spagna, Turchia) si è impegnata nella definizione di una strategia di conservazione comune, la Mediterranean Initiative,con l'obiettivo di arrestare la perdita di biodiversità.
SALVIAMO IL MARE NOSTRUM !
Le coste del Mediterraneo, culla di civiltà antiche, sono state aggredite e sfregiate da una devastante speculazione edilizia che ha inciso fortemente su tali ecosistemi delicati e critici.Di conseguenza il mare nostrum è diventato anche meta finale di nostri materiali di scarto: dalle sostanze tossiche e pericolose, che gli speculatori hanno celato nelle profondità marine agli inquinanti più noti: petrolio, plastica e altri rifiuti. C’è inoltre un generale malcostume che investe anche la sfera individuale: nel Mediterraneo, i mozziconi di sigarette costituiscono più di un quarto dei rifiuti.
Lo sfruttamento delle risorse del Mediterraneo è ai limiti della sostenibilità, è necessario ottimizzare le politiche di controllo e di gestione, adoperarsi per tutelarne la biodiversità ed evitare che balene e delfini, ma anche verdesche e tonni, importantissimi per mantenere l’equilibrio dell’ecosistema rischino di estinguersi.
Grazie al tuo aiuto possiamo promuovere un modello di pesca sostenibile, contrastare il bycatch, promuovere le aree protette, proteggere la biodiversità e assistere la fauna in difficoltà, vigilare sull’abusivismo e sull’inquinamento.
Non lasciare che il Mediterraneo diventi una pattumiera.
Aiutaci a salvare il nostro mare.http://www.wwf.it/mediterraneo/
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