Oggi, ancora una volta, in Consiglio regionale è andata in scena la solita commedia. Quella sui rifiuti. E sull’inchiesta della Procura come variante sul tema. Molte parole ma poca sostanza. Nessun riferimento a norme, allegati, documenti, atti, esposti, denunce e ricorsi. Elementi fondamentali che sono alla base delle scelte politiche future. Come fa il presidente Zingaretti a fare promesse senza queste premesse? In compenso non ha esitato a pronunciare le solite frasi di rito. «Sostenere attivamente la riduzione della produzione di rifiuti, anche promuovendo misure concrete oggi non previste dal piano regionale come la definizione di accordi con la grande distribuzione per la riduzione degli imballaggi, un più forte coinvolgimento e motivazione delle comunità locali, l’incentivo al compostaggio domestico e di comunità. Secondo il principio “il miglior rifiuto è quello che non si produce”- ha spiegato Zingaretti – Rafforzare la raccolta differenziata con obiettivi realistici». Tutto bello, tutto condivisibile, ma forse anche banale. Tanto che rimangono avvolte nel mistero risposte a domande fondamentali quali: dove sarà dislocata la discarica di servizio? Verranno realizzati nuovi inceneritori? E per quelli vecchi che succede? Per il gassificatore di Malagrotta cosa si deciderà? Il progetto di capping, di cui nessuno è stato in grado di visionare le tavole nonostante tre accessi agli atti, subirà una variante? Sarà un privato a presentare il progetto di riqualificazione ambientale? E chi lo controllerà? Domande che aspettano da tempo una risposta.http://romareport.it/4137/le-promesse-senza-premesse-di-zingaretti?fb_action_ids=800248116667316&fb_action_types=og.likes
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