Nella notte del 2 gennaio – tra le due e le tre – due grosse lingue di fuoco hanno avvolto e divorato parte di un’azienda agricola e bufalina al confine tra Maenza e Priverno. Le fiamme sprigionate hanno coinvolto tra le trecento e le quattrocento balle di fieno, un trattore, un’automobile e un carro: tutto è andato completamente distrutte. Le indagini sono svolte dai carabinieri, che stanno raccogliendo tutti gli elementi utili per risalire all’autore, o agli autori, dell’atto intimidatorio. Questa la nuda cronaca. Sulla vicenda in molti hanno fatto sentire la loro voce. Anche il sindaco di Priverno, Angelo Delogu. «Quello che è successo è di inaudita gravità – è il commento del primo cittadino privernate – un atto intimidatorio che va condannato con forza. L’amministrazione comunale esprime profonda solidarietà e rinnova la propria vicinanza ai proprietari dell’azienda colpita». Ma il sindaco di Priverno veste, per un attimo, i panni del pompiere. Nel senso che non vuole ricondurre tout court quanto accaduto alle vicende legate alla probabile realizzazione nella zona di una centrale biogas. Delogu, insomma, cerca di smorzare i toni e di frenare “allusioni frettolose sulla possibile matrice del gesto intimidatorio”. Forse è fin troppo facile ricordare, adesso – sottolinea Delogu – le divergenze tra gli investitori, che hanno intenzione di attivare dei piccoli impianti aziendali di biogas nella piana tra Mezzagosto e Farneto e le legittime proteste del comitato NoBiogas, molto attivo sul territorio. «Voglio essere chiaro – precisa ancora Delogu – lasciamo fare ai carabinieri e alla magistratura il loro lavoro, al termine del quale sono certo che avremo un quadro più chiaro delle responsabilità e, laddove risultassero legami con frange estreme, la risposta delle istituzioni sarà dura. Nel frattempo, però, auspico un comportamento maturo da parte di tutti, senza alimentare pericolose cacce alle streghe». Il sindaco di Priverno ricorda poi il passaggio del Consiglio intercomunale del 3 ottobre scorso, con l’approvazione del documento “Linee guida per un biogas corretto nell’area lepini-ausoni-agro pontino”, successivamente approvato anche dal Consiglio comunale di Priverno, sottolineando come, in quelle sede, «i sindaci dei territori interessati abbiano dato una risposta politica moderata ad una situazione delicata». Infine, il sindaco Delogu rende noto che, insieme al sindaco di Maenza, Francesco Mastracci, è stato concordato un incontro con le forze dell’ordine ed una interpellanza al Prefetto di Latina, ribadendo che nessuna tolleranza verrà concessa agli autori del gesto violento. Insomma, un invito alla prudenza nell’esprimere convincimenti che potrebbero risultare affrettati ed un invito ad attendere con fiducia l’esito delle indagini degli inquirenti.
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