domenica 15 giugno 2008

richiesta sostituzione guard rail pericolosi

ALLA PREFETTURA DI LATINA
ALLA POLIZIA STRADALE DI LATINA
All’Amministrazione Provinciale di Latina
Al Signor Sindaco del Comune di Pontinia

Oggetto: richiesta della sostituzione dei guard rail pericolosi
In provincia di Latina accadono continuamente incidenti stradali pericolosi o mortali.
Alcuni di questi accentuano i gravi incidenti per il mancato adeguamento della sede stradale, della segnaletica, della presenza di ostacoli e opere d’arte lungo la strada.
Tra questi è stata segnalata più volte la presenza di guard rail che possono uccidere, come nel caso della segnalazione dell’associazione dei motociclisti “io non voglio morire” con la petizione proprio contro i guard rail definiti, visti gli incidenti, assassini.
Si invitano pertanto le SSLL a voler programmare la sostituzione, con urgenza, di questi guard rail che possono appunto, con grave colpevolezza, causare lesioni gravi o la morte per gli utenti della strada.
Le alternative esistono e sono già state attuate in modo brillante anche sulle strade della provincia di Latina, estendete, quindi, per favore, la giusta attuazione a tutte le strade.
Certo di un’immediata iniziativa in tal senso, invio distinti saluti.
Pontinia 15 giugno 2008 Ecologia e Territorio Giorgio Libralato
Alcuni informazioni
http://www.asaps.it/articoli/Art_2004/0074.html
http://www.motoblog.it/post/10977/io-non-voglio-morire-fotopetizione-contro-i-guard-rail-assassini
Io non voglio morire: fotopetizione contro i guard-rail assassini
pubblicato: martedì 27 novembre 2007 da Gianluca V. in: Varie Anticipazioni Curiosità Leggi e burocrazia
Il Coordinamento Motociclisti ci ha segnalato un’iniziativa molto interessante: Io non voglio morire.
Italia in Moto (Task force delle associazioni italiane per la tutela dei diritti dei motociclisti) ed i loro sostenitori vogliono denunciare i pericoli derivati dalla negligenza e/o la “distrazione” delle istituzioni: guard rail “ghigliottina”, strisce viscide, fondi stradali fatiscenti e tante altre trappole che ogni motociclista è costretto a schivare per sopravvivere, ma non solo. Vuole denunciare le discriminazioni, le ingiustizie e i “pizzi” che lo stato e gli enti locali riservano ai bikers ogni volta che serve far cassa.
Per farlo non andranno oltre la solita campagna di sensibilizzazione o la fredda raccolta di firme. Lo scopo è di dare un volto ai tanti motociclisti che ogni giorno rischiano la vita per le leggerezze degli enti incaricati.“Saranno le facce di persone che votano e pagano le tasse senza avere nulla in cambio, se non una politica repressiva assurda, discriminante e ingiustificata, a rappresentare le persone, i volti, le vite che sono in pericolo!” recita l’iniziativa.

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