giovedì 5 giugno 2008
quei burloni del blog affianco
Anche a Pontinia da un paio d’anni ci sono dei blog per commentare fatti pubblici e qualche volta privati. Come avviene per altri blog noti a livello provinciale, nazionale e oltre. Da telefree.it (dove inviavo commenti dal 2002), a quello di Grillo (dal 2004) o al meetup sempre di Grillo. Tutti i luoghi di incontro, dibattito sono importanti per la vita democratica e per lo sviluppo e la nascita di idee, movimenti, forze politiche e sociali. Questo è normale per chi ha costituito le prime associazioni dai tempi della scuola, proposto dibattiti, incontri, conferenze, manifestazioni, proteste sugli argomenti più disparati. Dallo sport al sociale, dall’ambiente alla politica, dai temi professionali. Mi sono sempre confrontato, a volte scontrato o meglio contrapposto a chi ha posizioni egemoniche, elitarie, violente, di sopruso e abuso. Ma anche alle posizioni di ipocrisia, finto perbenismo, egoismo, opportunismo. A chi tira il sasso, crea confusione nascondendosi. Da due di questi del “blog affianco” sono stato invitato a partecipare alle discussioni e ad intervenire con commenti. In genere a chi mi domanda rispondo, a chi mi scrive anche per cortesia e rispetto. Lo stesso ho fatto a due di questi del “blog affianco”. Con trattamenti spesso simili alle offese, falsità, ingiuria, calunnia e diffamazione. Anche da parte di quei “burloni del blog affianco”. Durante le trattative per le candidature delle elezioni comunali del 2006, ho ricevuto offerte, richieste e proposte giornaliere che non ho accettato per motivi vari. Alcune di queste richieste erano del tipo: “la gente ti conosce e ti stima da venti anni per la tua attività pubblica. Sanno che quello che dici e affermi è vero e sostenibile. Sei il marchio di garanzia in favore dei cittadini, di chi non sa difendersi”. Ecco che quei “burloni del blog affianco” attuano quello che per coloro rappresento, ho rappresentato o posso rappresentare, un pericolo hanno fatto. Cioè tentare di screditarmi, di delegittimarmi, criticandomi in tutti i modi. Quasi sempre inventando e falsando la realtà. Ma ci sono abituato. Ho ricevuto minacce personali e familiari, professionali e sportive. Non credo di dovere dimostrare altro se non quello che sono e che faccio. Le opere più che le parole, l’impegno più che lo starnazzare di oche, gli atti più che abbaiare alla luna. Qualcuno si chiede perché io (definito ambientalista, bontà loro) non mi allei o non faccia azioni ed iniziative con gli altri “ambientalisti” di Pontinia. Già quali ambientalisti? Cosa hanno fatto nella loro vita? Dov’erano quando per strada, come nelle piazze, nelle televisioni, come sui giornali, nei teatri come nelle scuole, nella professione come nella politica chiedevo e chiedo energia naturale e rinnovabile da oltre 20 anni, raccolta differenziata, risanamento dei corsi d’acqua? Oppure dov’erano costoro quando venivo accusato, querelato o quando proponevo petizioni? Arrivando alla turbogas. Ero d’accordo (e quando prendo un impegno da parte mia lo mantengo, prima o poi in un modo o nell’altro) di fare iniziative comuni. Poi si legge sui giornali che “l’altro” ha cambiato idea. Anzi costituisce un gruppo fondatore di cui, qualche socio di essere tale e fondatore lo apprende dai giornali….A quei burloni del blog affianco….
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