Oggetto: provincia di Latina anti ciclismo
La provincia di Latina è l’ideale per il ciclismo.Clima mite, strade pianeggianti, collegamento in pochi km tra collinee mare, laghi, parco del Circeo.Un’organizzazione (Amatori Latina) tra le più forti e attrezzated’Italia, con scorta tecnica, 2 ambulanze, medico al seguito epersonale agli incroci.Ma anche anti agonismo esasperato, chi non lascia spazio agli altriviene escluso.Così come chi non rispetta gli altri oppure le semplici regole dicorrettezza e sportività.Ma è anche un modo per fare gareggiare persone tra i 18 e i 70 anni,in sicurezza.Sappiamo invece che la cultura degli amministratori locali lascia adesiderare in materia di trasporti, sicurezza, infrastrutture, pisteciclabili, aree a traffico limitati.I risultati di questa politica si vedono.Incidenti continui, maleducazione e mancata osservazione del codicestradale sono una costante.Mancanza di un piano del traffico, dei parcheggi, del trasportopubblico integrato, gestione del lungomare, traffico caotico, ingorghi.Non stupisce, quindi, se altre città europee o italiane, avvantagginoil trasporto su 2 ruote, migliorando la forma fisica, la sicurezza,riducano l’inquinamento, mentre a Latina succede il contrario.Suv a sproposito in centro o solo per fare pochi passi, macchine digrossa cilindrata in percentuale sicuramente superiore al restod’Italia.Nessuna meraviglia, quindi, se il capoluogo perde posizioni ogni annonella classifica della vivibilità e della qualità della vita.I pedoni e i ciclisti da soluzione diventano nemici della sicurezza,da eliminare anche impedendone le corse la domenica nel periodocompreso tra il 1. luglio e il 15 settembre.In questo modo 200 e oltre ciclisti che anziché correre protetti dascorte motorizzate o agli incroci, con ambulanza e medico, auto alseguito vengano costretti a circolare invece in piccoli gruppettiaumentando il pericolo soprattutto per sé stessi.Nel mondo pontino al contrario, succede anche questo.Se succedono troppi incidenti anziché incidere sul problema (inciviltàsu 4 ruote) è più facile prendersela con l’anello più debole dellacatena.Poi se proibisco o limito l’uso della bicicletta per spostarsidovranno usare la macchina e consumare petrolio, facendo felici lecompagnie petrolifere e i produttori delle macchine.La vittoria di Filippo Simeoni ciclista di Sezze è la vera anomalia diuna provincia che non lo merita questo titolo italiano diprofessionismo su strada.Simeoni non ha vinto solo contro il sistema ciclistico(http://www.repubblica.it/2008/06/sezioni/sport/simeoni-campione/simeoni-campione/simeoni-campione.html) ma anche control’insensibilità della classe politica dell’intera provincia.
Complimenti a Filippo Simeoni
Per la prima volta nella storia un ciclista della provincia di Latinaè campione italiano di ciclismo su strada professionisti, grazie aFilippo Simeoni di Sezze.L'impegno, la professionalità, la grinta, il coraggio hanno premiatoSimeoni con la meritata maglia tricolore.La tradizione ciclistica di Sezze, in pista, è importante con GiorgioRossi più volte campione italiano e vice campione mondiale ed olimpicoin tandem, con Luigi Orlandi dietro motore spesso protagonista neicampionati mondiali oltre che italiani.Con Marco Votolo grandi soddisfazioni nel ciclismo su stradaprofessionistico (10. ad una Vuelta e primo degli italiani, a lungomaglia bianca al Giro d'Italia quale miglior giovane).Adesso con Simeoni il miglior risultato dopo altri importanti successi.
Pontinia 29 giugno 2008 Giorgio Libralato
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