Dissesto 2
Convinto che non ci fossero le condizioni contabili del dissesto, come poi il Tar per 2 volte avrebbe confermato, idem per la Corte dei Conti, ho iniziato a pensare che, per evitare il danno ai concittadini, alle famiglie e alla classe sociali più deboli ho iniziato a parlarne convinto che l’unico rimedio fosse il ricorso al Tar.
Non è stata una decisione semplice e facile per tutti gli aspetti che questo comporta, ma insieme ad altri concittadini è arrivato il ricorso grazie soprattutto all’intuizione e alla preparazione tecnica ed amministrativa di 2 ricorrenti consiglieri comunali.
E’ stato un periodo concitato e non facile anche nel reperire quanto occorreva.
Alcuni aspetti che in tanti preferiscono o vogliono ignorare che sono stati evitati con il ricorso contro il dissesto sono i debiti (oltre 10 milioni di euro) che l’amministrazione comunale voleva riconoscere e che invece Tar e consiglio di stato hanno definitivamente annullato.
Praticamente volevano addebitare a ciascun cittadino quasi 1000 euro di debito a persona, quasi 4 mila per una famiglia di 4 persone.
Un altro aspetto che la maggior parte dei concittadini non conosce o vuol far finta di non sapere è che per i comuni dissestati gli impianti di incenerimento non sono sottoposti a VIA.
Leggendo le continue dichiarazioni di alcuni politici locali, considerando Mazzocchio il centro naturale, in base a tutti gli studi in materia ecco che arriviamo ad una conclusione inquietante.
Un caso?
sabato 14 giugno 2008
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2 commenti:
Grazie per le informazioni che ci fornisci.
Molto interessante questa frase: per i comuni dissestati gli impianti di incenerimento non sono sottoposti a VIA.
Non lo sapevamo e adesso lo sappiamo.
Cambia qualcosa?..certamente un dato in più.
Grazie
Fin'ora non cambia nulla. A meno che non volessimo dar retta alla fretta di Cusani, Mochi e Zaccheo che premono per l'inceneritore.
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