Piccoli impianti rinnovabili ancora senza incentivi
Kyoto Club: occorre rendere operative le tariffe incentivanti, anche per il minieolico
10/06/2008 - Mancano ancora i decreti attuativi dei Ministeri competenti per rendere operative le nuove tariffe incentivanti previste dalla Finanziaria 2008. Tra queste c’è anche la tariffa per l’eolico di piccola taglia fino a 200 kW che potrebbe dare una decisiva spinta al settore.
Con la Legge Finanziaria 2008 il precedente Governo ha introdotto un innovativo sistema incentivante che riconosce tariffe omnicomprensive per impianti a fonti rinnovabili sotto il megawatt di potenza. Tra queste tariffe c’è quella pari a 0,30 €/kWh, della durata di 15 anni, per la produzione di elettricità da impianti eolici con potenze fino a 200 kW (art. 2 comma 145).
Tuttavia per rendere operative le tariffe, il comma 150 della stessa Legge Finanziaria stabilisce che il Ministro dello sviluppo economico, di concerto con il Ministro dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare, debba emanare dei decreti ad hoc, in cui siano anche previste le modalità per l’estensione dello “scambio sul posto” a tutti gli impianti alimentati con fonti rinnovabili di potenza nominale non superiore a 200 kW di potenza.
La perdurante assenza di tali decreti sta penalizzando tutti gli impianti ad energia rinnovabile di piccola taglia e, in particolare, il minieolico. In questo settore, ad esempio,gli investimenti sono fermi e le aziende non sono in grado di avviare nuovi programmi che sviluppino il potenziale tecnologico e di mercato di questa tecnologia, con conseguenze in termini industriali e occupazionali.
Il Kyoto Club chiede pertanto che il Ministero competente si attivi celermente per la pubblicazione di tali decreti attuativi, soprattutto in una fase in cui è necessario spingere tecnologie energetiche pulite e già mature.
Va ricordato, a questo proposito, che la “microgenerazione distribuita” con sistemi eolici di piccola taglia consente soluzioni impiantistiche complementari alle installazioni di grande taglia, in termini di disponibilità dei siti e utenze servite, contribuendo alla diversificazione delle fonti energetiche primarie.
Anche la comunità scientifica internazionale ha riconosciuto l’importante contributo che i piccoli sistemi eolici possono dare alle reti elettriche di bassa tensione, in particolare rurali, sia in termini di riduzione delle perdite che di miglioramento del livello di tensione elettrica (power quality).
Fonte: Ufficio stampa Kyoto Club
(riproduzione riservata)
martedì 10 giugno 2008
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