Oggetto: ennesima moria dei pesci nel fiume Linea in località Mesa
In questi giorni si è verificata l’ennesima moria dei pesci sul fiume Linea in località Mesa.
Ricordo i primi giorni di agosto del 2004 mi sono recato sul posto per osservare la strage di migliaia di pesci che galleggiavano per un tratto di circa mezzo km (dal ponte della Migliara 51 fino alla chiusa in direzione Terracina sull’Appia).
Ho segnalato il caso agli organi di controllo e tutela, oltre che ai mezzi di informazione.
Sono intervenute le autorità competenti, hanno fatto analisi e prelievi (in mia presenza e degli operatori di Lazio TV) per referti che ho chiesto per oltre un anno al comando dei Vigili di Pontinia (intervenuti anch’essi) senza alcun esito.
Alcuni cittadini sono venuti spontaneamente (qualcuno si è anche fatto intervistare) da me a segnalarmi le probabili cause e ciò che loro pensano, visto che il fenomeno si verifica quasi ogni anno.
Gli operatori dell’Arpa mi hanno evidenziato, allora, la quasi assoluta mancanza di ossigeno nell’acqua.
Circa 15 anni fa (ai tempi del famoso ostracismo di un giornale nei miei confronti) ho organizzato una serie di convegni molto frequentati, partecipati al Teatro Max a Pontinia sull’inquinamento del fiume Linea.
Ottima la partecipazione e la qualità di operatori pubblici, privati, aziende, cittadini, amministratori e ambientalisti.
Un funzionario di uno degli organi di controllo allora intervenne dichiarando che, per esempio, le analisi con l’indice biotico esteso era state effettuate ma di cui si era persa traccia.
Mi aveva suggerito di richiederle, come ho fatto per iscritto più volte, ma non ho avuto risposta.
Questo funzionario mi suggeriva le probabili cause che ovviamente non si possono scrivere.
Come dicevo altri cittadini mi raccontavano di strani “viaggi” nella zona da parte di automezzi che secondo loro, nel passato, avrebbero sversato dei liquidi in quella zona, forse favoriti da alcuni fattori.
La stessa cosa mi sarebbe stata confermata da altri.
Ovviamente di questo non ho prova, né le persone che me le hanno raccontate ce l’hanno.
Quindi abbandonando le leggende metropolitane penso sia chiaro che i pesci muoiono per mancanza di ossigeno che potrebbe derivare dalla stagnazione dell’acqua (quindi da un’errata gestione del corso d’acqua) oppure dallo sversamento di sostanze inquinanti.
In entrambi i casi il pericolo è sempre per l’agricoltura locale vista la gestione del ciclo dell’acqua.
Certamente questa volta avremmo in tempi brevissimi e reali il risultato delle analisi e dei problemi, sarà scoperta la causa e sicuramente risolto definitivamente il problema.
Come è successo per gli anni precedenti.
Pontinia 25 giugno 2008 Ecologia e territorio Giorgio Libralato
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