OTTENGONO L’INCONTRO CON GLI AMBIENTALISTI, MA
TEDESCHI E FRANCESI SONO DIVISI
GRANA
BRUXELLES
In
realtà l’idea
dei
vertici del M5S
continua
a essere
quella
di Farage
E
comunque sarà
la
base a decidere
di
Emiliano
Liuzzi
In
altri momenti, in un
giorno
difficile per le larghe
intese
accusate di
corruzione,
avrebbero
festeggiato.
Invece, anche ieri, i
parlamentari
del Movimento 5
stelle
si sono chiusi in un’este -
nuante
riunione. Tema: la possibilità
di
fare gruppo con l'Ukip
di
Nigel Farage. L’altra opzione
molto
remota sarebbero i
Verdi.
Oppure andare a briglia
sciolta.
Senza possibilità di incidere
e
senza soldi. In attesa,
oggi,
di incontrare a Milano
Beppe
Grillo e Gianroberto Casaleggio
dove
verranno comunicati
anche
i nuovi vertici della
comunicazione
dopo la partenza
di
Claudio Messora per Bruxelles
e
la - per adesso solo vociferata
-
sostituzione di Nicola
Biondo.
Il
clima non è dei migliori. C'è
da
metabolizzare la sconfitta e la
posizione
pro Farage di Grillo.
E
non a caso, ieri, sul blog è apparso
un
post dove viene valutata
l’ipotesi
di un’alleanza coi
Verdi,
una casa più ordinata e in
linea
con le battaglie del Movimento
5
stelle. L’obiettivo - non
sappiamo
se centrato - era
stemperare
l’animo di chi non
lo
vuole sentire neanche pronunciare
il
nome Farage. Così
Grillo
pubblica la richiesta inviata
a
Vula Tsetsi, segretario
generale
dei Verdi: “Gentile
dottoressa,
il Movimento 5 Stelle
sarebbe
felice di incontrarla al
più
presto per discutere
un’eventuale
collaborazione in
seno
al gruppo dei Verdi. Il Movimento
5
Stelle è una libera associazione
di
cittadini. Non è
un
partito politico né si intende
che
lo diventi in futuro. Vuole
realizzare
un efficiente ed efficace
scambio
di opinioni e confronto
democratico
al di fuori di
legami
associativi e partitici”.
La
risposta di Tsetsi è stata, in
tarda
serata, “no grazie, perché
temiamo
che il signor Grillo sia
già
d’accordo con Farage”. Ma
siccome
in casa dei Verdi non
tutti
hanno le idee chiare José
Bové,
eurodeputato francese,
gradito
a Casaleggio, ed ex candidato
alla
presidenza per la
Commissione
per i Verdi a Bruxelles,
che
ha detto al fattoquo
-
tidiano.
it di
accogliere l’invito di
Grillo,
purché sia in streaming.
“È
arrivato il momento di fare
chiarezza
pubblicamente”. Vedremo
quale
linea prevarrà.
il fatto quotidiano 5 giugno 2014
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