LA
GIUSTIZIA SI FERMA fino
al 16 settembre:
solo
allora il tribunale di Taranto deciderà se accettare
la
costituzione di parte civile al processo “Am -
biente
svenduto” per circa 800 fra associazioni e
cittadini
convinti di aver avuto la vita rovinata
dall’Ilva
con la gestione Riva. Gli ex proprietari, invece,
attendono
la decisione della Cassazione sulla
richiesta
di trasferimento del processo a Potenza:
troppa
pressione in città, troppa ostilità, dicono.
La
procura chiede il processo per 49 imputati e
tre
società fra dirigenti e rappresentanti della famiglia
Riva,
accusati di associazione per delinquere,
disastro
ambientale, avvelenamento di sostanze
alimentari
e omissione dolosa di cautele contro gli
infortuni
sul lavoro. Mancherà in aula Emilio Riva,
scomparso
a 87 anni il 29 aprile scorso. Tra gli imputati
anche
il presidente della Regione Puglia, Nichi
Vendola,
l'ex presidente della Provincia di Taranto
Gianni
Florido, il sindaco di Taranto, Ippazio
Stefano,
il deputato di Sel, Nicola Fratoianni, l'assessore
regionale
all'Ambiente, Lorenzo Nicastro. il fatto quotidiano 29 giugno 2014
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