Il sindaco di Modugno, Nicola Magrone, dice stop a nuovi impianti industriali che possano provocare maggior inquinamento. Per questo, ha disposto, con propria ordinanza, "la sospensione dell'insediamento di tutti i nuovi impianti industriali e produttivi che possano essere causa di maggior inquinamento nell'area industriale del suo comune che occupa la parte più rilevante del Consorzio dell'Area per lo sviluppo industriale (Asi) di Bari. Il Consorzio Asi si estende su un'area di oltre 1900 ettari, circa il 70% dei quali ricade nel territorio di Modugno.
Il provvedimento - spiega l'Amministrazione - è "frutto di preoccupazione e precauzione rispetto a potenziali minacce per la salute dei cittadini e deriva dall'assenza di dati certi sulla qualità dell'aria nonostante i controlli previsti anche dalle prescrizioni ministeriali di Autorizzazione integrata ambientale emanate qualche anno fa". L'ordinanza del sindaco - si spiega - "deriva dall'aver accertato che risultano carenti i controlli della qualità dell'aria che invece, secondo prescrizioni ministeriali, dovrebbero prevedere il monitoraggio in continuo soprattutto per Pm10 e Pm2.5".
Modugno - si sottolinea nell'ordinanza - "è città già compromessa sotto l'aspetto della qualità dell'aria, in quanto figura, quale area da sottoporre a risanamento e a riduzione delle emissioni in atmosfera, nella zona C del Piano Regionale della Qualità dell'Aria, lo strumento tramite il quale la Regione Puglia indirizza risorse per attuare finanziamenti per il miglioramento della qualità dell'aria". Nella zona C del Piano - si spiega - "il comune di Modugno è inserito con altri 13 comuni (tra cui Brindisi e Taranto) "nei quali, oltre alle emissioni da traffico autoveicolare, si rileva la presenza di impianti produttivi impattanti" e per i quali, proprio per questo motivo, vengono considerati prioritari interventi di prevenzione e risanamento, in quanto risultano stimate concentrazioni di emissioni in atmosfera superiori ai limiti di legge.
Il sistema di rilevamento della qualità dell'aria del Comune (gestito da Arpa Puglia) - afferma Magrone, fino a qualche anno fa procuratore della Repubblica - "versa da tempo in condizioni tali da non essere in grado di fornire dati né attendibili né certi, sottraendo di fatto ogni possibilità di tenere sotto controllo l'inquinamento sul territorio". "Pertanto, essendo questi i presupposti - dichiara Magrone - è possibile e anzi doverosa da parte mia, in quanto responsabile della pubblica sanità, un'azione tesa non solo a rimuovere i gravi pericoli che costituiscono una minaccia grave e contingente, ma anche a prevenire quelli che configurano una minaccia anche solo potenziale per la comunità". La sospensione di nuovi processi industriali e produttivi avrà effetto fino a quando non sarà entrata a regime la nuova Rete Regionale della Qualità dell'Aria (delibera di Giunta Regionale 2420 del dicembre 2013).
In particolare, nell'ordinanza si sottolinea l'inefficienza della rete gestita da Arpa Puglia di monitoraggio della qualità dell'aria: "ripetuti malfunzionamenti strumentali, infatti, hanno comportato - si spiega - la perdita di dati importanti relativi a ben sei mesi del 2013. Il venir meno delle misurazioni in continuo per il 2013, cioè di una serie ininterrotta di dati attendibili e certi, contravviene a precise prescrizioni di legge (stabilite soprattutto quando nel 2010 è stato avviato il funzionamento di una centrale a turbogas di Sorgenia''. ''Per la mancanza di questi dati, dunque, il Comune di Modugno - rileva il sindaco - si ritrova ad essere sguarnito di un importantissimo sistema di valutazione dell'effettiva qualità dell'aria, nonostante le prescrizioni ministeriali prevedano che in assenza di monitoraggio continuo, si possa 'arrivare alla revoca dell'autorizzazione e alla chiusura' della centrale a turbogas".
Il provvedimento - spiega l'Amministrazione - è "frutto di preoccupazione e precauzione rispetto a potenziali minacce per la salute dei cittadini e deriva dall'assenza di dati certi sulla qualità dell'aria nonostante i controlli previsti anche dalle prescrizioni ministeriali di Autorizzazione integrata ambientale emanate qualche anno fa". L'ordinanza del sindaco - si spiega - "deriva dall'aver accertato che risultano carenti i controlli della qualità dell'aria che invece, secondo prescrizioni ministeriali, dovrebbero prevedere il monitoraggio in continuo soprattutto per Pm10 e Pm2.5".
Modugno - si sottolinea nell'ordinanza - "è città già compromessa sotto l'aspetto della qualità dell'aria, in quanto figura, quale area da sottoporre a risanamento e a riduzione delle emissioni in atmosfera, nella zona C del Piano Regionale della Qualità dell'Aria, lo strumento tramite il quale la Regione Puglia indirizza risorse per attuare finanziamenti per il miglioramento della qualità dell'aria". Nella zona C del Piano - si spiega - "il comune di Modugno è inserito con altri 13 comuni (tra cui Brindisi e Taranto) "nei quali, oltre alle emissioni da traffico autoveicolare, si rileva la presenza di impianti produttivi impattanti" e per i quali, proprio per questo motivo, vengono considerati prioritari interventi di prevenzione e risanamento, in quanto risultano stimate concentrazioni di emissioni in atmosfera superiori ai limiti di legge.
Il sistema di rilevamento della qualità dell'aria del Comune (gestito da Arpa Puglia) - afferma Magrone, fino a qualche anno fa procuratore della Repubblica - "versa da tempo in condizioni tali da non essere in grado di fornire dati né attendibili né certi, sottraendo di fatto ogni possibilità di tenere sotto controllo l'inquinamento sul territorio". "Pertanto, essendo questi i presupposti - dichiara Magrone - è possibile e anzi doverosa da parte mia, in quanto responsabile della pubblica sanità, un'azione tesa non solo a rimuovere i gravi pericoli che costituiscono una minaccia grave e contingente, ma anche a prevenire quelli che configurano una minaccia anche solo potenziale per la comunità". La sospensione di nuovi processi industriali e produttivi avrà effetto fino a quando non sarà entrata a regime la nuova Rete Regionale della Qualità dell'Aria (delibera di Giunta Regionale 2420 del dicembre 2013).
In particolare, nell'ordinanza si sottolinea l'inefficienza della rete gestita da Arpa Puglia di monitoraggio della qualità dell'aria: "ripetuti malfunzionamenti strumentali, infatti, hanno comportato - si spiega - la perdita di dati importanti relativi a ben sei mesi del 2013. Il venir meno delle misurazioni in continuo per il 2013, cioè di una serie ininterrotta di dati attendibili e certi, contravviene a precise prescrizioni di legge (stabilite soprattutto quando nel 2010 è stato avviato il funzionamento di una centrale a turbogas di Sorgenia''. ''Per la mancanza di questi dati, dunque, il Comune di Modugno - rileva il sindaco - si ritrova ad essere sguarnito di un importantissimo sistema di valutazione dell'effettiva qualità dell'aria, nonostante le prescrizioni ministeriali prevedano che in assenza di monitoraggio continuo, si possa 'arrivare alla revoca dell'autorizzazione e alla chiusura' della centrale a turbogas".
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