L’Arsial: bloccati i pagamenti del 2013 fino al ritiro dell’ordinanza Annullate tutte le bollette dell'Arsial per i cittadini di Roma a partire dall'annualità 2013 e fino al ritiro dell'ordinanza comunale. Il commissario straordinario dell'Agenzia regionale, Antonio Rosati, l'ha confermato ieri, il giorno dopo aver annunciato lo stesso provvedimento ai residenti di Tragliatella in un'assemblea pubblica e lasciando intuire che la stessa decisione sarebbe stata presa anche per la Capitale. E così è stato.
Anche per gli abitanti di Roma, a seguito dell'emergenza arsenico e batteri nell'acqua, è stata necessaria la sospensione dell'esazione dei pagamenti per le forniture idriche dell'Arsial.
«Con il supporto dell'Acea - fa sapere Rosati - sono stati avviati i primi interventi volti a migliorare la qualità delle acque, mentre sono in corso di adozione le misure a carattere strutturale per provvedere alla sostituzione dell'attuale approvvigionamento idrico, garantendo così nel più breve tempo possibile la disponibilità di acqua potabile».
Per il commissario, che invita i cittadini dei Municipi XIV e XV a non utilizzare l'acqua sia per uso alimentare che domestico, entro la fine dell'anno «saranno revocate le ordinanze di divieto per la maggior parte degli acquedotti interessati».
Intanto l'Aduc, Associazione per i diritti degli utenti e consumatori, ha invitato l'Arsial a «restituire i soldi ai cittadini che hanno pagato le bollette dell'acqua inquinata». Una richiesta che Primo Mastrantoni, segretario dell'Aduc, ha rivolto al presidente della Regione, Nicola Zingaretti e al commissario dell'Arsial, Antonio Rosati.
Nonostante la presenza di arsenico e batteri nell'acqua, sono comunque arrivate le bollette ai cittadini. «L'Arsial ha deciso di sospendere la riscossione delle bollette - spiega Mastrantoni - Non basta. Occorre che siano restituiti ai cittadini i soldi versati con le bollette precedenti. Ci sembra il minimo che si possa fare in un Paese che si vuole definire civile».
Circa 500 cittadini del Municipio XV hanno dato vita ieri a Osteria Nuova a un flash mob organizzato dal vicepresidente municipale, Stefano Erbaggi. Una raccolta firme per dire «basta tanto all'arsenico contenuto nelle acque, quanto all'indifferenza del Sindaco di Roma, Ignazio Marino».
Questa situazione «pone il Sindaco davanti a una scelta obbligata: risolvere le problematiche legate alla presenza di arsenico nelle acque di alcune zone di Roma nord. Non è possibile attendere immobili, trattando i cittadini come se fossero dei fantasmi» ha spiegato Erbaggi.
Le firme saranno inviate al Parlamento Europeo. Tra i presenti ieri al flash mob c'era anche Roberta Angelilli, vice presidente del Parlamento Europeo, che nelle scorse settimane aveva inviato una lettera ai Commissari UE alla Salute e all'Ambiente per sollecitare un intervento a difesa del diritto alla salute dei cittadini di Roma. Hanno partecipato alla manifestazione a Osteria Nuova, inoltre, i consiglieri di Roma Capitale, Sveva Belviso e Lavinia Mennuni, e i consiglieri municipali, Stefano Oddo e Simona Peri.
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