martedì 3 dicembre 2013

Pontinia, l’amministrazione denunciata per il chiosco di via Cavour difende il proprio operato «Abbiamo agito in buona fede» Il sindaco Tombolillo: se ci sono abusi edilizi devono essere demoliti

Editoriale Oggi Martedì 3 Dicembre 2013 pagina 25 IL CASO Pontinia Sabaudia Circeo NEI GIORNI SCORSI GLI AGENTI DEL NIPAF HANNO DEPOSITATO L’INFORMATIVA IN PROCURA DI FEDERICO DOMENICHELLI Un chiosco sospetto al centro dell’indagine del Nipaf e all’interno dell’i n f o r m a t iva depositata in Procura, all’interno della quale è stata denunciata tutta la giunta del 2011 del sindaco Eligio Tombolillo tranne un assessore (Mantova) che era assente il giorno del voto. Adesso il primo cittadino di Pontinia interviene sulla questione per chiarire l’operato suo e della propria amministrazione. Le «carte » che regolamentano tale situazione, come ci ha spiegato, sono principalmente tre e tutte sono state approvate dal Consiglio comunale: una nel 2008 e due nel 2010. Nello specifico, tali documenti riguardano l’edificabilità nei parchi, il piano attuativo in zona B1, nonché la regolamentazione degli spazi aperti adiacenti ai chioschi. Tutte questioni che insomma in qualche modo possono essere ricondotte pure alla struttura di via Cavour, quella al centro dell’indagine del Nipaf. Ricordiamo che le contestazioni sono relative a un ampliamento di 30 metri quadri (deliberato dalla giunta) e una sanatoria concessa a seguito di lavori iniziati senza avere il titolo edilizio. «Abbiamo semplicemente dato esecuzione all’indirizzo di queste deliberazioni di Consiglio comunale con cui si regolamentava l’utilizzo degli spazi adiacenti all’attività commerciale», in base alle quali si poteva realizzare una sorta di ampliamento fino al doppio dell’occupazione della struttura. Così sono stati concessi quei 30 metri quadri in più. «La ditta ci aveva pure chiesto un ampliamento ulteriore e noi abbiamo detto di no. Se poi sono stati eseguiti degli interventi in difformità - spiega Tombolillo - dovranno provvedere a ripristinare lo stato dei luoghi. Per quel che riguarda la sanatoria, la ditta che ha vinto il bando ha iniziato a realizzare la piattaforma prima di ricevere la concessione edilizia, ma aveva già la concessione dell’area. La sanatoria - ha poi aggiunto - è stata concessa a seguito del pagamento di una multa». «In ogni caso - ha concluso il primo cittadino - la magistratura è sovrana e noi siamo a disposizioni per tutti i chiarimenti necessari». ©RIPRODUZIONE RISERVATA

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