venerdì 27 dicembre 2013
discarica di Borgo Montello Latina Zero vincoli per l’impianto «Dopo la delibera del Consiglio comunale strada spianata a Ecoambiente»
Le parole di Giorgio Libralato al termine dell’assise sul trattamento dei rifiuti
INASCOLTATE
LE PROTESTE
E LE ISTANZE
DEI RESIDENTI
ALTRO NODO
PERPLESSITÀ
SULLA NECESSITÀ
DAL MOMENTO
CHE GIÀ RIDA
HA STRUTTURE
SUFFICIENTI
AL FABBISOGNO
Latina Editoriale Oggi 27 dicembre 2013
Ora ci sono meno vincoli
per la realizzazione
di un impianto di
trattamento dei rifiuti a Borgo
Montello. L’accusa arriva da
Giorgio Libralato, esponente
pontino di Legambiente, che
ha seguito il Consiglio comunale
di lunedì scorso, durante
il quale è stata approvata la
delibera relativa proprio ai
vincoli urbanistici in zona discariche.
Secondo Libralato la situazione
è quantomai difficile da
chiarire. Nel corso del Consiglio
comunale «c’è stato il
classico gioco delle parti, delle
accuse reciproche tra centrodestra
e centrosinistra. Ma
non dobbiamo dimenticare
che questi ultimi, che si sono
astenuti, sono però maggioranza
in Regione Lazio, ossia
in quella istituzione che ha le
competenze per autorizzare
gli impianti per il trattamento
dei rifiuti. Ad ogni modo, in
aula è stato confermato che
non c'è stato alcun inizio dei
lavori dell'impianto di Tmb
nella discarica di Borgo Montello.
Quindi non si tratta dello
"sbandierato accordo equo",
né di "atto dovuto". Le norme
di salvaguardia di fatto hanno
bloccato qualsiasi inizio dei
lavori dal 28 dicembre 2012
data della delibera 169/2012
pubblicata nell'albo pretorio il
15 gennaio 2013 di perimetrazione
della discarica con imposizione
dei vincoli (secondo
qualche definizione sentita
in consiglio la "delibera degli
alberelli di Cirilli"). Non è
chiaro il motivo per il quale
poi tale delibera sia stata depositata
per le osservazioni
solo il 30 luglio e fino al 31
agosto 2013. Come non è
chiaro il motivo per la quale la
determina di incarico del
gruppo di lavoro che dovrà
redigere la variante urbanistica
dal giugno 2013 non sia
mai stata resa efficace. Secondo
le dichiarazioni dell'epoca
di Sindaco e vice sindaco tale
determina era fondamentale.
Ovviamente tutte le eccezioni
di legittimità sulla riduzione
dei vincoli a favore dell'impianto
di Tmb non sono state
analizzate, nè alcuno ha voltuo
in consiglio comunale entrare
in merito. Sono state definite
le questioni di legittimità
"di lana caprina" - prosegue
Libralato - Ancora una volta
non si è voluto entrare nel
merito dell'esigenza di far realizzare
un impianto di Tmb,
quando, in consiglio comunale,
confermato da maggioranza
e opposizione, quello di
Aprilia della Rida sarebbe
esuberante per le necessità
provinciali. Per cui, ancora
una volta, non si comprendono
né si spiegano le ragioni di
favorire un impianto quando
non ci sarebbe bisogno (secondo
gli interventi in consiglio
comunale), sembrerebbe
quasi un voler favorire un'azienda
piuttosto che un'altra.
Nessuno poi è entrato nel merito
della bontà del progetto di
Tmb (per l'impianto di Roma
dell'Ama è in corso la procedura
di infrazione europea così
come per la discarica di
Borgo Montello), del rispetto
delle distanze verso le abitazioni
esistenti e verso la stessa
via Monfalcone. Insomma ancora
una volta nessuno ha parlato
per conto dei numerosi
cittadini di Borgo Montello,
via Monfalcone e Borgo
Bainsizza (gli unici presenti al
consiglio comunale) né sono
stati esplicitati impegni, date e
programma in favore dei cittadini
che si volevano tutelare e
risarcire. Numerose le accuse
nei confronti della Regione
Lazio (che contrariamente a
quanto dichiarato nella solita
comunicazione farlocca non
si è costituita parte civile nella
causa di inquinamento delle
falde ma solo presente come
parte offesa) per le mancate
risposte, chiarezza e confronto
con provincia e comuni
della provincia di Latina».
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