Nessuno può dirsi innocente di fronte ai veleni dell'Ilva. Nel triangolo Taranto Roma Milano, tutto e tutti hanno avuto un prezzo. Lo svelano trentamila telefonate con un solo protagonista: Girolamo Archinà, l’uomo delle pubbliche relazioni dei Riva
Per un anno intero, il 2010, la Guardia di Finanza, per ordine della Procura di Taranto, intercetta il telefono dI Girolamo Archinà. Alla fine sono 50mila le telefonate ritenute di interesse. Il telefono dell’ uomo che è protesi, orecchio e ufficiale pagatore dei Riva, squilla in continuazione, le sue giornate sono un suk permanente di richieste e concessioni. Politici, sindacalisti, giornalisti, preti, tutti lo vogliono e lui ne ha per tuttidi GLORIA BAGNIARIOL e GIULIA PARAVICINI
video di SARA BERTUCCIOLI, GIUSEPPE BORELLO e LUCA FERRARI
Otto miliardi spariti nel nulla. Una latitanza dorata iniziata su un magnifico yacht di sessanta metri. Così la Guardia di Finanza cerca i soldi che la famiglia Riva ha sottratto nel tempo. Quasi certamente si trovano in un paradiso fiscale europeodi CARLO BONINI e GIULIANO FOSCHINI
Sono davvero pochi gli alfieri storici della battaglia ambientalista di Taranto. Tra loro, però, spiccano i volti di Fabio Matacchiera e Alessandro Marescotti. Due pionieri del cartello verde che hanno affrontato con coraggio il gigante dell'acciaiodi MARIO DILIBERTO
La prima pietra di quel colosso accomodato tra i due mari della città pugliese venne posta il 9 luglio del 1960, quando le ruspe cominciarono a stravolgere quel pezzo di Meridione. Ettari di ulivi secolari e di terreni da sempre destinati all'agricoltura vennero annientati. Al loro posto nacquero le brutali ciminiere, le cokerie, gli altoforni e lo spaventoso parco minerali, dalle collinette nere e inquietanti che si affacciavano sul rione Tamburi, con le sue case proprio ad palmo dal muro di cinta.di MARIO DILIBERTO
IL DOSSIER SU TARANTO
La fitta rete di rapporti tra l'Ilva e la diocesi di Taranto testimioniata da intercettazioni e ricevute di pagamenti per presentazioni di libri, ristrutturazioni e contributi per la festa del santo patronodi CARLO BONINI e GIULIANO FOSCHINI
di ADRIANO SOFRI
IL VIDEOREPORTAGE
di MARCO FAGNOCCHI e GIULIA PARAVICINI
IL RACCONTO DI UN PADRE
di MARCO FAGNOCCHI e GIULIA PARAVICINI
LA PEDIATRA
PEDIATRA
di MARCO FAGNOCCHI e GIULIA PARAVICINI
IL LIBRO
CONCITA DE GREGORIO
Nel libro di Concita De Gregorio il capitolo "Finisterre" racconta di Taranto ostaggio dell'acciaieria, di come molti abbiano taciuto perché al soldo dell'Ilva e di come chi poteva fare non ha fatto
Nessuno è innocente di fronte ai veleni dell'Ilva. Nel triangolo Taranto-Roma-Milano, tutto e tutti hanno avuto un prezzo. Non necessariamente economico. Tutto e tutti ne sono irrimediabilmente rimasti sporcati e dunque prigionieri. Nei 31 faldoni di atti e nelle 50mila intercettazioni telefoniche dell'inchiesta della Procura di Taranto depositati in questi giorni e di cui Repubblica è in possesso, c'è la prova documentale che il Sistema Riva e il capitalismo di relazioni di cui è stato espressione hanno appestato, insieme all'aria, all'acqua, al suolo di Taranto, il tessuto connettivo della politica, della pubblica amministrazione, dei controlli a tutela dell'ambiente e della salute
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