sabato 13 aprile 2013

discariche Borgo Montello e rifiuti, la regione Lazio (gaffe a parte) da quale parte sta?

Ancora una volta i cittadini rimangono molto perplessi davanti ad affermazioni e interventi degli enti pubblici in materia di rifiuti, come ha fatto la Regione Lazio a proposito della discarica di Borgo Montello. Infatti pare che la Regione, in disprezzo alla normativa nazionale, alle imposizioni della comunità europea (che ha avviato diverse infrazioni proprio contro la Regione Lazio e gli enti locali per le discariche come Borgo Montello che non rispettano le regole e creano danni), al Ministero dell’Ambiente, al piano regionale dei rifiuti consenta e favorisca il mancato rispetto della legge. (vedere http://pontiniaecologia.blogspot.it/2013/04/caos-rifiuti-e-discarica-montello.html e anche http://pontiniaecologia.blogspot.it/2013/04/caos-rifiuti-lazio-e-latina-gaffe-della.html). Cioè la chiusura delle discarica, la raccolta differenziata vera (oltre il 65% obbligatorio dal 31/12/2012), il mancato conferimento del tal quale che avviene, sempre stando dalle notizie dei giornali, in modo illegale da circa 10 anni in quanto non consentito. L’incapacità degli amministratori, dei politici, dei dirigenti è evidente: la provincia di Roma per la sua incapacità (guarda caso ne era presidente Zingaretti) deve portare i suoi rifiuti in altre province e regioni. Ci si poteva aspettare (visto i precedenti in provincia di Roma) che il nuovo presidente della Regione Lazio potesse risolvere il problema in regione? Non si tratta solo di rifiuti ma anche di ambiente, la Procura ha messo sul registro degli indagati 3 persone ed una delle 2 aziende che gestiscono la discarica (quella dei probabili fusti tossici secondo le indagini, dei probabili rifiuti radioattivi secondo Regione Lazio e commissione antimafia parlamentare) per accertato inquinamento delle falde. E si tratta soprattutto di salute considerate le indagini epidemiologiche nei pressi della discarica, delle malattie gravi già accertate, con effetti devastanti. Anche di agricoltura forse malata visto che nei dintorni della discarica di Borgo Montello l’elevato inquinamento è accertato dall’Arpalazio dal 2005. Sappiamo (dalle note dei giornali) che le autorizzazioni alle due discariche per il conferimento dei rifiuti sono scadute oltre 1 anno fa e che la stessa Arpalazio ha espresso parere contrario al rinnovo. La procura di Velletri ha messo sul banco degli imputati il comune di Nettuno perché conferisce il tal quale senza adeguata differenziata e senza il trattamento richiesto dalla Comunità europea. Considerato che la differenziata in provincia di Latina è in media al di sotto del 30% non ci vuole un esperto a capire che oltre la metà dei comuni è fuori legge visto che il minimo di legge è il 65%. Un cittadino normale si chiederebbe come mai ad essere sotto la lente della giustizia è solo Nettuno e invece tutti gli altri possono contribuire ad inquinare, devastare, ma anche a pagare le sanzioni per la mancata differenziata. E se giustamente i comuni fanno le multe perché i cittadini, in materia di rifiuti non rispettano la legge (vedere per esempio http://www.latina24ore.it/latina/61380/rifiuti-in-centro-cambiano-le-regole), c’è da chiedersi come mai gli stessi comuni non diano l’esempio (o la possibilità di rispettare la legge) o non multino sé stessi oppure quelle realtà che (secondo giornali e Procura) inquinano, danneggiano l’ambiente e provocano malattie. E’ il classico esempio: forte con i deboli e deboli con i forti? Ciò che stupisce, ancora una volta, che davanti ad una urgenza ambientale, sociale, sanitaria come la discarica gli enti e le istituzioni quelle che dovrebbero tutelare la salute dei cittadini sembrano favorire (o non danneggiare) l’una o l’altra ditta dimenticando cittadini e salute. E che abbiano posizioni diverse sulla salute… se questo è il buongiorno della nuova giunta regionale, dopo i festini, i maiali, lo shopping con la scorta, i partiti che non vigilano, cosa altro può succedere? Oppure finalmente si prenderanno decisione serie e logiche in difesa della salute? Giorgio Libralato

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