La
società pronta al ricorso al Consiglio di Stato dopo la sentenza del
Tar
«UN
CASO ISOLATO DOPO
TANTI
PRONUNCIAMENTI
FAVOREVOLI
SU CASI BEN PIÙ RILEVANTI»
Rida
Ambiente presenterà un ricorso
al
Consiglio di Stato contro la sentenza
del
Tar del Lazio che ha respinto
la
richiesta di risarcimento per i ritardi
della
Regione Lazio nel riconoscimento
d
el l ’autorizzazione integrata ambientale
(Aia).
A preannunciare la nuova azione
legale
è l’amministratore unico della società,
Fabio
Altissimi. «Si tratta di un’isolata
pronuncia
della giustizia amministrativa, la
quale
non ha accolto uno dei numerosi
ricorsi
che siamo stati costretti a proporre -
commenta
il titolare dell’impianto tmb di
Aprilia
- contro gli atti e i comportamenti
illegittimi
adottati dalla Regione Lazio negli
ultimi
anni contro questa azienda. Sotto
questo
aspetto posso affermare che ‘una
rondine
non fa primavera, infatti quasi contemporaneamente,
e
in un giudizio di ben
maggiore
rilevanza, la Regione è risultata
soccombente.
Si tratta comunque solo del
primo
grado di giudizio e, se vi sarà un
risarcimento
o no in favore di Rida Ambiente,
lo
decideranno i giudici del Consiglio di
Stato,
a seguito del ricorso che i legali della
società
stanno già predisponendo».
Al
tempo stesso l’amministratore unico
rimarca
a come la battaglia portata avanti
dalla
sua società abbia avuto il merito di
scoperchiare
le malefatte di un sistema,
quello
dei rifiuti, che da anni favoriva i
soliti
noti. Con l’avallo di pezzi della
politica.
«Credo che ai cittadini, più delle
questioni
tecnico-giuridiche, interessi ben
altro.
Per esempio le effettive ragioni -
continua
Altissimi - per le quali si è creata
l’emergenza
rifiuti pontina dell’estate e del
dicembre
2013, quali gruppi politici e
imprenditoriali
se ne siano avvantaggiati,
quale
sia stato l’onere fatto gravare
sull’erario
pubblico e sui contribuenti (per
i
soli 4 giorni del dicembre 2013, almeno
400mila
euro). Di non minore interesse,
tornando
al presente, è sapere quale sia la
strada,
forse troppo tortuosa, che oggi
seguono
i rifiuti laziali, a quale costo per i
contribuenti
laziali e a vantaggio di chi.
Sotto
tali profili, sembra inverosimile la
contrapposizione
tra la giunta regionale, da
un
lato, e singoli consiglieri regionali ed
enti
locali, dall’altro. Solo un osservatore
sprovveduto
non noterebbe che Regione
ed
enti locali sembrano muoversi compatti
in
una direzione ben precisa. E non potrebbe
essere
diversamente, visto che le asserite
contrapposizioni
si svolgono quasi
sempre
nell’ambito del Partito Democratico,
che
detiene di regola la maggioranza
».
Per
questo Altissimi, sottolineando il
complicato
contesto in che è stata costretta
da
operare, rimarca i meriti della Rida
Ambiente.
«Grazie a chi non vengono più
conferiti
rifiuti a Borgo Montello? Grazie
a
chi - domanda - il costo di trattamento dei
rifiuti
a Latina e provincia è il più più basso
del
Lazio? E, ancora, perché i politici non
vanno
d’accordo con Altissimi? Perché
nessun
politico della Giunta Zingaretti ha
partecipato
all’inaugurazione della Rida
Ambiente?
Perché vuole riaprire le discariche
di
Borgo Montello? Perché il Pd
chiede
di finanziare con denaro pubblico la
bonifica
a Montello e la Regione non
escute
le fideiussioni? Insomma, a fronte
di
tali questioni, che sono sotto gli occhi
dei
cittadini, quella della Regione e del Pd
è
una ‘vittoria di Pirro’. Evidentemente,
nonostante
le inchieste romane degli ultimi
13
mesi, la politica non sembra aver ancora
capito
che è ora di cambiare verso».
IL
QUOTIDIANO - Martedì 20 Gennaio 2015
Latina
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