domenica 1 settembre 2013

Il Comune diffida Acqualatina Ammonta a 330 mila euro la quota prevista

L’amministrazione di Sermoneta attende i rimborsi DI MINA PICONE Venti di bufera tra il Comune di Sermoneta e Acqualatina. E’ di questi giorni la diffida che l’ente locale ha inviato al gestore della risorsa idrica con cui si invita la società a provvedere al rimborso delle rate del mutuo ventennale di oltre 330 mila euro, assunto dal Comune di Sermoneta per la realizzazione dell’impianto di fognatura delle acque nere in località Doganella di Ninfa. Il saldo dovrebbe avvenire per le rate versate dalla data di consegna dell’opera ad oggi, così come previsto dalla convenzione per l’affidamento del servizio idrico integrato dell’ambito territoriale ottimale, stipulata il 2 agosto 2002 fra la Provincia di Latina in rappresentanza dell’Ato4 e la Società Acqualatina spa e dal Disciplinare Tecnico allegato alla Convenzione con il Gestore del servizio idrico integrato. Il 24 luglio 2008 il Comune di Sermoneta, insieme a quello di Cisterna, ha provveduto alla consegna dell’impianto di fognatura acque nere in località Doganella di Ninfa alla società Acqualatina spa: da quella stessa data la società ha acquistato i diritti ed ha assunto gli obblighi e le responsabilità derivanti dalla gestione delle opere consegnate. Da precisare ancora che per la definizione d e l l’opera, il Comune di Sermoneta ha assunto, dal 1 gennaio 2004, un mutuo ventennale di 333.351,30 euro con rata semestrale di 12.962,43 euro. Nel verbale di consegna è scritto, tra l’altro, che il gestore è tenuto al rimborso delle rate residue dei mutui contratti. Nonostante i numerosi solleciti da parte degli uffici comunali, non ultimo la lettera del 31 ottobre 2012 con la quale il segretario comunale di Sermoneta ha invitato Acqualtina a provvedere al rimborso delle rate di mutuo con decorrenza dalla data di consegna dell’opera, non è pervenuta alcuna risposta da parte del gestore. Per questo, l’amministra - zione comunale ha provveduto a diffidare, con atto formale dell’avvocato Roberta Pesci, la società per azioni al pagamento delle spettanze. Non è esclusa senza escludere l’ipotesi di apertura di un contenzioso con Acqualatina nel caso in cui la diffida non dovesse riscontro oggettivo. Latina Oggi 31 agosto 2013

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