domenica 29 settembre 2013

acqua bene comune: ATO 4 in crisi, il presidente e la Tresca

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Comitato Cittadino Acqua Pubblica Aprilia
Comunicato stampa del 28 settembre 2013
IL PRESIDENTE E LA TRESCA
Ormai è abbastanza ovvio a molti che i Comuni sono tenuti fuori dalle decisioni importanti intorno al groviglio acqua, salvo approvare in via formale quanto deciso dai vertici di Acqualatina e dal Presidente Cusani in altri luoghi.
I comuni, e quindi tanti sindaci ed amministratori (… ma per fortuna non tutti..), da anni stanno giocando il ruolo di subalterni senza capire che in prima persona sono responsabili diretti dell’organizzazione del servizio idrico attraverso l’ambito idrico e della gestione  quali soci di Acqualatina spa. Questi amministratori si limitano a svolgere un ruolo formale di approvazione delle decisioni senza capire che il cerino è in mano loro, mentre le decisioni le prendono altri. Pur essendo i responsabili verso i cittadini per il servizio e verso l’erario per le sorti di Acqualatina spa, nel merito non decidono nulla.
Mai che avessero imposto alla segreteria tecnica dell’ATO, oggi guidata dall’Ing. Angela VAGNOZZI (con contratto facente funzioni abusivamente in essere) ed ieri dall’Ing. GIOVANNETTI, il rispetto del contratto di servizio e l’applicazione delle penali al gestore.
Ancora un’occasione ci svela questo ruolo di sudditanza rispetto alla tresca targata CUSANI.
Nel 2006 i vertici di Acqualatina avviano i negoziati con la Depfa Bank per ottenere un prestito di 114,5 milioni. Un prestito, che a loro dire, serve per poter fare opere e manutenzioni sul sistema idrico, ma che di fatto è servito per evitare il default (fallimento) della società. Tra gli atti che la banca irlandese chiede per concedere il mutuo, c’è la cessione dei crediti in garanzia da parte dell’ATO4. Il buon presidente CUSANI, senza minimamente interessare la conferenza dei sindaci, il 24 luglio 2007 firma per conto dell’ATO4 tale garanzia.
Solo il 22 dicembre 2008 la conferenza dei sindaci conoscerà quanto già sottoscritto dal presidente Cusani, poiché l’atto di cessione dei crediti in garanzia è richiamato nella delibera con cui si stipula l’accordo diretto tra ATO4-Depfa-Acqualatina relativo al finanziamento già concesso dalla banca al gestore.
Nel 2012 la supponenza di Cusani verso i sindaci si ripete.
A seguito della modifica (novembre 2011) del contratto di gestione, divenuta obbligatoria, dopo che il Consiglio di Stato ha dichiarato “taroccato” il contratto sottoscritto nel 2002 perché a sfavore dei comuni, la Depfa bank non si sente più garantita e chiede l’immediato rientro del finanziamento. I vertici societari volano a Londra, ed il 27 aprile 2012 sottoscrivono un accordo integrativo che modifica l’iniziale contratto con la banca, aumentando il tasso d’interesse dello 0,2% su base annua ed espandendo le garanzie per la banca. Di fatto il prestito viene bloccato e degli iniziali 114,5 milioni la società ne ha potuto utilizzare solo 95.
Per concludere l’operazione però c’è bisogno che venga ri-sottoscritta immediatamente la cessione dei crediti in garanzia da parte dell’ATO4. Non c’è il tempo di far notificare l’atto in Italia all’ATO4, sottoscriverlo e farlo ritornare a Londra. Questa volta la tresca è rapidissima!
Il 1 ottobre 2012 volano a Londra l’A.D. Raimondo Besson per Acqualatina spa e l’ing. Vagnozzi per l’ATO4. In quella sede, di fronte al notaio pubblico nella Città di Londra Martin Emil BUCHNER, il Besson notifica alla Vagnozzi l’avvenuta modifica della cessione dei crediti in garanzia, e la Vagnozzi per conto dell’ATO4 (abusivamente) accetta la modifica della cessione dei crediti in garanzia.
Chiaramente il CUSANI sa che la conferma dell’atto di cessione dei crediti firmato dalla Vagnozzi a Londra è viziato e provvede al rimedio postumo. Il 19 aprile 2013 fa votare dalla conferenza dei sindaci la nuova cessione dei crediti in garanzia, e solo dopo, il 4 giugno 2013,di fronte al Notaio Maciariello in Latina, firma su delega dell’ATO4 la nuova cessione dei crediti in garanzia. L’atto viene così spedito ad Acqualatina e da qui alla banca.
Il CAPO tresca anche questa volta ha eluso ed aggirato i sindaci, avendo già fatto sottoscrivere la cessione dei crediti in garanzia Londra, prima di interessare di chiedere l’ok ai sindaci dell’ATO4. Molti sindaci poco avveduti e subalterni si sono limitati ad alzare la mano a cose fatte!
..... e questa volta il “trescatore” ha perfino organizzato una gita veloce a Londra solo per una notifica... a spesa dei contribuenti.
Comitato cittadino acqua pubblica di Aprilia

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