sabato 28 settembre 2013

l'assessore Sperlonga non risponde su fb ma conferma (finalmente) la presenza di rifiuti tossici e nocivi ancora da smaltire - non è vero che gli altri rifiuti siano stati smalti da via Lungo Ufente

Pontinia, l’assessore Sperlonga spazza via tutti i dubbi «Il degrado non c’è più» I laghi dei Gricilli sono sempre in primo piano. Adesso è Patrizia Sperlonga, assessore alla Cultura del Comune di Pontinia, ad uscire allo scoperto per sottolineare quanto di buono è stato fatto finora sul fronte della bonifica della zona. «Prima di tutto ci terrei a chiarire un aspetto, e cioè che tra me l’assessore Battisti non c’è mai stata una diversa veduta del problema - dice Sperlonga - anzi, stiamo continuando a collaborare proprio per fare in modo che l’area non diventi più una discarica. Adesso il degrado non c’è più, e l’unica cosa che resta da eliminare è un mucchietto di eternit». E qui Sperlonga va dritta al punto: «La rimozione immediata del cumulo non è stata possibile perché l’eternit, come noto, è rifiuto speciale. E infatti il nostro Ufficio Sanità sta cercando una ditta con i requisiti necessari per dare vita allo smaltimento. Il resto dei rifiuti non speciali, invece, sono già stati rimossi rimossi dalla Trasco». lATINA oGGI 28 settembre 2013 A.M. L’a ff o n d o di Anitori: «Mercati senza regole» U n problema che torna a far discutere quello del decoro delle aree interessate dai mercati settimanali. Dopo i casi di Sabaudia e San Felice Circeo, ora la bagarre infiamma anche a Pontinia. A sollevare il problema è ancora una volta l’es p o n e n t e dell’associazione «Liberi e Forti» Giuseppe Anitori. Questi, infatti, nella giornata di ieri si è armato di macchina fotografica, immortalando svariati rifiuti accatastati sul ciglio della strada o nel migliore dei casi accanto ai cassonetti. Il problema è che gran parte di ques t’immondizia risulta «indifferenziata», visto che sono stati gettati insieme plastica, carta e altre tipologie di rifiuti. Un’altra questione è infine quella della pulizia delle strade vere e proprie, dove fin troppo spesso al termine delle giornate di mercato risulta piuttosto difficile parlare di «decoro». F.D.

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