Ricevo da Greenpeace: per firmare contro l'ennesima aggressione alla salute e al territorio http://www.greenpeace.org/italy/pericolo-carbone/?utm_source=SilverpopMailing&utm_medium=email&utm_campaign=zaia%20(ok)&utm_content=
Luca Zaia, il governatore leghista della Regione Veneto, vuole fare un regalo a Enel: cambiare la legge di un parco già fragilissimo – quello del Delta del Po – per consentire la riconversione a carbone della centrale di Porto Tolle. C'è poco tempo per fermarlo: in Consiglio regionale stanno discutendo la legge proprio in queste ore.
L'inquinamento atmosferico prodotto dalla centrale a carbone impatterebbe su un'area di centinaia di chilometri, rendendo l'aria della "Padania" ancor più irrespirabile.
Questa centrale produrrebbe:
Più di 10 milioni di tonnellate l'anno di CO2: oltre 4 volte le emissioni annuali di una città come Milano
Circa 2.800 tonnellate l'anno di ossidi di azoto, equivalenti alle emissioni di 3,5 milioni di auto
Circa 3.700 tonnellate di ossidi di zolfo, cioè più del doppio delle emissioni dell'intero settore trasporti in Italia
Il progetto di riconversione a carbone è già stato bocciato dal Consiglio di Stato: vogliono cambiare la legge per aggirare la sentenza e favorire Enel.
L'occupazione e lo sviluppo industriale non c'entrano nulla. Davanti alla vecchia centrale c'è il terminal gasifero offshore più grande del mondo: convertire la centrale a gas costerebbe la metà, occuperebbe poco meno e inquinerebbe molto meno. Se poi Enel spendesse quei soldi in energia pulita, occuperebbe fino a 17 volte di più.
Abbiamo poche ore prima che il progetto di Enel diventi realtà grazie alla legge di Zaia. Chiedi subito al governatore della Regione Veneto di fermare questo scempio nella zona protetta del Delta del Po.
Grazie!
Andrea Boraschi
Responsabile campagna Energia e Clima
Greenpeace Italia
mercoledì 20 luglio 2011
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