sabato 23 luglio 2011

da 10 mila € a 1,2 milioni i miracoli del megastore

La società che ha proposto l'intervento di un famoso centro commerciale in data 17.12.2007 prot. 21357, con nota del 7 novembre 2008, acquisito con protocollo del comune di Pontinia al n. 18572 dello stesso giorno, si dichiara disponibile a definire un intervento commerciale e a studiare il progetto della viabilità interessata, modificando le precedenti proposte che, tra l'altro, avevano portato il comune di Pontinia aveva emesso le delibera di giunta municipale n. 194 del 20 dicembre 2007 per recuperare urbanisticamente l'area.
La società quindi riconsidera l'accordo di programma che "non risulta più funzionale all'utile completamento dell'iter amministrativo" per un centro commercialedi circa 200 mila mc.
La società si rende disponibile ad una convenzione urbanistica per realizzare opere pubbliche per un importo complessivo di 1.200.000 € (un milione duecentomila euro), vendere o affittare locali con sconti ai commercianti del comune di Pontinia, realizzare opere pubbliche relative alla viabilità e destinare 1.200 mq in favore dei prodotti tipici locali.

Una persona anche non tecnica e non esperta del settore si chiede come faccia una società che abbia un capitale sociale di 10 mila euro (le visure e i dati della camera di commercio sono pubblici, non c'è alcun segreto) e che non è proprietaria dell'immobile sul quale propone l'investimento ad arrivare a realizzare opere pubbliche (oltre alla strutture commerciale di 200 mila mc) per un importo di 1.200.000 €.
Certo un politico o un amministratore risponderà sono un organo politico di dati tecnici, contabilità e amministrazione con capisco nulla quindi non rispondo delle mie dichiarazioni se sono sostenibili oppure no.
Un pò come se uno al centro commerciale, tanto per rimanere in tema, si riempie il carrello per 1.200 € di valore e poi vuole pagare alla cassa con 10 €. La cassierà gli dirà: mi sa che non basta .... e il prode: "sono un organo politico, non rispondo dei dati tecnici". Se il prode insiste anche davanti al proprietario probabilmente questo chiamerà la forza pubblica o i sanitari...

Sia chiaro non sono contrario ai progetti ma a chi vuol far camminare i treni per aria giustificandosi con "sono un organo politico non tecnico, che ne so io se i treni volano oppure no...".
Però se continuiamo con gli organi politici che non sanno nulla di dati tecnici, territorio, contabilità, gestione amministrativa rischiamo di continuare a correre dietro e a sprecare soldi, risorse ed energie sui progetti approvati troppo in fretta e senza criterio come la turbogas, le biomasse, l'impianto di compostaggio, il dissesto e magari ci si sbaglia pure ad eleggere l'organo politico.

Perchè nessuno mi risponde, invece, sui posti di lavoro che sarebbero disponibili da subito recuperando l'ICI evasa (secondo il revisore dei conti), attuando la raccolta differenziata, la gestione diretta dell'acqua pubblica, attuando cioè degli obblighi di legge?
Già l'organo politico che non conosce le leggi...
Giorgio Libralato

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