Comitato Cittadino Acqua Pubblica Aprilia
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Comunicato stampa del 12 luglio 2011
ACQUALATINA RITIRA LE CARTELLE ESATTORIALI?
OK MA NON BASTA
Accogliamo con piacere la decisione di Acqualatina di recedere dall’illegittima riscossione di presunti debiti idrici attraverso le cartelle esattoriali di Equitalia, conformandosi alla decisione della suprema Corte di CASSAZIONE (Rg 20057/09 Ordinanza collegiale del 4/7/2011).
Ciò nonostante questo non basta. La Società deve restituire quanto ha già escusso attraverso l’illegittima procedura. Tanti utenti sotto la minaccia altamente vessatoria di possibile fermo veicolo o pignoramento di beni e/o stipendi, “ab torto collo” sono caduti nella rete.
Abbiamo assistito a casi di persone che necessitavano dell’auto per recarsi a lavoro oppure per assistere familiari gravemente malati e non hanno potuto rischiare di attendere i tempi della giustizia. Altri ancora, che versando in situazione economica svantaggiosa, non hanno potuto attivare le procedure di legge e stanno pagando la cartella a rate.
La Società tra l’altro non ha risposto alle migliaia di richiesta di blocco cartella in autotutela, inviata dagli utenti che lamentavano l’illeggibilità della procedura oggi sancita dalla Cassazione.
Per tutte queste situazioni non solo avvertiamo i cittadini di interrompere i pagamenti ottenuti per via illegittima e coercitiva, ma pretendiamo dal gestore la totale restituzione delle somme percepite illegittimamente.
Acqualatina paghi senza ulteriore indugi anche tutte le spese di giudizio a cui è stata condannata dalle migliaia di sentenze perse presso il Tribunale di latina … oppure dobbiamo andare in giudizio anche per questo? Poco importa se i conti del gestore su cui transitano le restituzioni verso gli utenti siano in pegno alla Depfa Bank per garantire il “bestiale” prestito di 114,5 milioni di euro ottenuto nel 2007.
L’OTUC (organismo tutela consumatori), del quale aspettiamo le dimissioni, nel frattempo potrebbe vigilare sulla restituzione delle somme già pagate per cartelle illegittime senza che i cittadini siano costretti di nuovo ad organizzarsi per ottenere giustizia.
PS:
Egregio Avv.to Giuseppe ADDESSI (presidente di Acqualatina) Lei che è un illustre professionista del mondo forense, tanto da essere l’avvocato del senatore Claudio FAZZONE (ex presidente di Acqualatina), per favore la smetta di utilizzare il termine “MOROSO” verso i cittadini se prima non dimostra la sussistenza di tale appellativo attraverso un giudice terzo.
Come si sentirebbe Lei, se qualcuno le dicesse “ladro” senza dimostrarlo?
Comitato cittadino acqua pubblica di Aprilia
mercoledì 13 luglio 2011
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