mercoledì 27 luglio 2011

Greenpeace contro il ritorno al carbone nel Veneto

ieri sera il Consiglio Regionale del Veneto ha votato la legge che consente a Enel di procedere con la riconversione a carbone della vecchia centrale a olio combustibile di Porto Tolle. Il voto del Consiglio fa sì che il regolamento che proteggeva un'area naturale fragilissima ceda il passo al combustibile fossile più sporco e nocivo per il clima.

Una sconfitta? No. Solo l'inizio di una nuova battaglia.
Con il vostro aiuto siamo riusciti a raccogliere più di 20.000 firme in una settimana, il doppio di quelle messe insieme da Enel a sostegno del progetto di riconversione. In più siamo riusciti a presentare personalmente la lettera che tutti voi avete sottoscritto al Presidente del Consiglio Regionale Veneto nel giorno di apertura dei lavori del Consiglio.

Infine – e questo è ancora più importante – siamo riusciti a portare la questione di Porto Tolle anche sui media nazionali, chiarendo che l'inquinamento che verrebbe da quella centrale a carbone non riguarda solamente il territorio del Delta del Po. Colpisce infatti un'area molto estesa del Nord Est e rappresenta un passaggio importante per il futuro energetico e ambientale del Paese.

Ci opporremo alla legge di Zaia e quella del Governo nazionale (si, anche loro hanno preparato un 'regalino' per Enel) e ricorreremo in ogni sede giudiziaria competente, a livello nazionale ed europeo. Non è che l'inizio.

Grazie!

Aiutaci a fermare i cambiamenti climatici. Non possiamo riuscirci senza il tuo sostegno!
https://sostieni.greenpeace.it/sostieni.php?PROC=XXONLWBEM

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