Goletta Verde boccia le nostre coste
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Inviato da redazione il Mer, 13/07/2011 - 19:30 in Anzio Bandiera nera coste Fiumicino fondi Gaeta Goletta verde Legambiente mare Ventotene Ambiente
Emanuele Rigitano (Terra Lazio)
MARE- Termina il viaggio laziale in quattro tappe della nave di Legambiente. Boom di denunce presentate, Ventotene Bandiera Nera.
Vedere le coste laziali dal mare non deve essere stata una bella esperienza per Goletta Verde. La nave di Legambiente, che monitora lo stato delle acque e delle spiagge, ha appena concluso la visita nella nostra regione avvenuta dal 5 al 7 luglio. Un tour in quattro tappe (Fiumicino, Anzio, Fondi e Gaeta) che ha lasciato l’amaro in bocca per la quantità di denunce presentate dall’associazione ambientalista. A Fiumicino le critiche arrivano su alcuni progetti in cantiere. Per il Porto della Concordia (della discordia verrebbe da dire): 130mila metri cubi e 104 ettari di territorio, in un’area della foce del Tevere a rischio esondazioni e ad alto rischio idrogeologico. Non lontano dalla costa si prevede inoltre il raddoppio dell’aeroporto Leonardo da Vinci, un progetto definito «inutile e sciagurato», vista la cementificazione di un milione di metri quadri di suolo nella Riserva del Litorale Romano. Lo scalo di Fiumicino, secondo Legambiente, non ha bisogno di un ampliamento perché con le attuali strutture è già in grado di incrementare la propria attività. La notizia forse più eclatante è, però, la consegna, nell’ultima tappa laziale, della Bandiera Nera all’amministrazione di Ventotene. Fa scalpore sapere come una piccola isola come quella pontina, che può essere visitata spostandosi a piedi, sia assediata dall’abusivismo edilizio.
«La Bandiera Nera vuole essere un grido d’allarme», spiega Legambiente, dato che Ventotene è Area marina dal 1997, Riserva statale, Sito di interesse comunitario (Sic) e Zona a protezione speciale (Zps). «L’Area marina protetta è abbandonata, il territorio è oscuramente dilaniato dall’abusivismo edilizio, lontana la messa in sicurezza del 97 per cento delle coste gravate dal dissesto idrogeologico dopo la tragedia di Cala Rossano (dove più di un anno fa persero la vita due studentesse in gita, ndr)», denuncia Cristiana Avenali, direttrice di Legambiente Lazio, che rivolge un accorato appello alla politica: «L’amministrazione, punti a valorizzare le esperienze innovative delle associazioni e dei giovani locali, che vogliono promuovere lo sviluppo di filiere di agricoltura biologica e pratiche di turismo sostenibile, vere chiavi di successo per il futuro dell’isola». Giorgio Zampetti, portavoce della campagna dell’associazione ambientalista, ricorda come «nel 2006 Goletta Verde promosse quasi a pieni voti l’isola, assegnando le 4 Vele». Poi aggiunge con amarezza: «La piaga dell’abusivismo ha dei numeri inquietanti che vedono 15 illeciti accertati nel solo 2009, praticamente un abuso ogni 10,27 ettari, con zero ordinanze di demolizione emesse». In realtà l’abusivismo è un problema che interessa l’intera regione. Ben 2.379 illeciti edilizi commessi nel solo 2009 nei 23 Comuni costieri del Lazio, pari a 6,5 illeciti al giorno. È quanto rileva Legambiente. Nel rapporto Ecomafie 2011 il Lazio risulta infatti la terza regione, dopo Calabria e Campania, per numero di illegalità nel ciclo del cemento.
giovedì 14 luglio 2011
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