giovedì 16 ottobre 2008

turbogas, Aia, procedura esproprio

E' stato utile invece segnalare al rappresentante della Rete dei Cittadini alcuni elementi da me ritenuti fondamentali per ostacolare l'approvazione del progetto della turbogas.
Il rappresentante della Rete ha detto che avrebbe prontamente informato il professor Alimonti della procedura AIA-IPPC.
Si tratta sia dei vincoli e delle previsioni urbanistiche, dato che pare nessuno nella commissione AIA-IPPC abbia fatto notare che non siano stati considerati in alcun modo.
Ma si tratta anche delle motivazioni che costringerebbero il progetto dell'elettrodotto alla valutazione di impatto ambientale per lunghezza (oltre 10 km) e della valutazione VAS per passaggio in zona SIC -ZPS, con lunghezza superiore ai 3,5 km.
Difatti, anche questo è un aspetto strano, nessuno pare abbia fatto notare (evidentemente o non l'ha letta nessuno oppure chi l'ha letto si è dimenticata la normativa) la proposta di accordo sulla procedura AIA-IPPC entrambi i riferimenti.
Oppure nessuno si è preso la briga di andarsi a calcolare la lunghezza del percorso dell'elettrodotto (9,44 km) che è diventato, dopo le ultime modifiche, di 10,994 km (quindi superiore a 3,5 km e anche a 10 km).
Così come nessuno ha pensato che la procedura di esproprio sarà completata in tal modo senza che nessuno dei proprietari dell'aumento della lunghezza e del nuovo percorso ne sia a conoscenza.
Quindi se non è conoscenza non può fare osservazioni e/o ricorsi e un bel giorno si vedrà la sua proprietà intaccata senza che possa esprimere la sua opinione.
E' strano che nell'insieme di tecnici e legali fioriti attorno a questa vicenda nessuna abbia segnalato questi gravi motivi ostativi e lesivi della proprietà.

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